Il modello reggiano delle due cardiologie ospedaliere conferma di essere il più idoneo a servire questo territorio

Gli esiti della sperimentazione, in seno ai due reparti di cardiologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, durata per più di un semestre e terminata da qualche giorno, hanno offerto alla Direzione ed ai professionisti coinvolti elementi e dati decisivi per valutare e modulare l’assetto di questa area di assistenza per pazienti acuti e cronici.
Avviata su proposta delle equipe dei due reparti nel Marzo scorso, la sperimentazione aveva definito la temporanea assegnazione alla Cardiologia Interventistica, diretta da Antonio Manari, di una parte dei posti letto da sempre in dotazione alla struttura Cardiologia Degenza, diretta sino al mese di settembre da Carlo Menozzi. L’assegnazione di dieci (dei complessivi trentatre) letti di degenza all’area interventistica, che non ne aveva mai avuti in dotazione, era volta a testare i vantaggi derivanti dalla unificazione della gestione del percorso dei pazienti sottoposti a trattamenti invasivi programmati: fase operatoria, fase delle dimissioni e del follow up.
Tale modello ha consentito di coniugare, come confermano le due equipe, l’attenzione al paziente e la piena operatività dei professionisti, con l’obiettivo di migliorare la continuità assistenziale nei percorsi diagnostico-terapeutici, non solo per i pazienti del Distretto di Reggio Emilia ma per tutti quelli della provincia.
L’esito della sperimentazione, dichiara la Direzione ASMN, conferma l’adeguatezza del modello organizzativo composto da due distinte cardiologie, al governo gestionale e clinico della complessa ed ampia realtà cardiologica di Reggio Emilia e Castelnovo né Monti e dei rapporti con il resto del sistema cardiologico provinciale, organizzato in rete di assistenza.
A breve verranno avviate le procedure per la selezione del Direttore della Struttura di Cardiologia Degenza, che succederà al dott Menozzi, collocato a riposo dal 30 settembre scorso.
 

L’Ufficio Stampa ASMN