Nota di risposta al Direttore de ''Il Resto del Carlino''

In relazione all’articolo apparso in data odierna dal titolo: “Rivoluzione al Centro Trasfusionale. Si spostano a Modena molte attività”, la Direzione di questa Azienda intende fare alcune precisazioni.

 

Premesso che nell’ambito degli obiettivi assegnati dalla Regione a tutte le aziende sanitarie è prioritaria l’azione attraverso le Aree Vaste al fine di razionalizzare le attività e migliorare l’utilizzo delle risorse a livello locale, la concentrazione tra le due provinvice di Reggio Emilia e Modena di prestazioni laboratoristiche finalizzate a rendere idonee alla trasfusione le unità di sangue e plasma raccolte dall’AVIS, coincide con una precisa indicazione del Piano Plasma Sangue Regionale per il triennio 2008-2010.

Ciò comporta che il personale laureato e non laureato attualmente impiegato in questa attività, potrà, in conseguenza, essere dedicato ad attività ulteriormente qualificate sia per quanto riguarda la sicurezza del donatore e dei pazienti che per quanto attiene all’uso appropriato di emocomponenti ed emoderivati, nonché per attività cliniche e di ricerca sulle cellule staminali.

In sintesi, la prospettiva di concentrare tra le due provincie di Reggio Emilia e Modena le attività di 1° livello consentirà alle quattro aziende sanitarie facenti capo ai due territori di sviluppare attività più complesse. Risulteranno ampliati in termini qualitativi, pertanto, gli orizzonti della Struttura Complessa di Medicina Trasfusionale dell’Arcispedale vedendo favorita una ulteriore qualificazione del personale e più elevati standard di prestazioni e di sicurezza per la cittadinanza. In sostanza saranno le attività di primo livello ad essere spostate a favore di attività di secondo livello e di progetti di ricerca clinica con una ulteriore valorizzazione delle professionalità già esistenti all’interno della Azienda.

Date queste premesse il titolo scelto per l’articolo appare fuorviante. Come risulta fuorviante, in quanto non fondata, l’affermazione che vi sia stato o vi sia “consistente afflusso” di professionisti da Modena a Reggio Emilia.