Nota di risposta all'articolo pubblicato in data 11 Luglio 2010 dal quotidiano Il Giornale di Reggio

Reggio Emilia, 13 Luglio 2010

In relazione agli elementi riportati nell’articolo apparso in data 11 Luglio 2010 dal titolo: “Quattro ore in barella prima di essere visitata” questa Direzione intende precisare quanto segue: la Sig.ra Reatti è stata accettata al pronto Soccorso del Santa Maria Nuova alle ore 20,13 e valutata in modo globale dal personale di Triage, con misurazione dei parametri vitali risultati nella norma e raccolta dei dati anamnestici e fisici. Il Triage è stato completato con la trascrizione dei farmaci assunti e con l’assegnazione del codice di priorità Verde. La stessa infermiera procedeva a rivalutare due volte la paziente, l’ultima alle ore 22,54, confermando il codice verde di priorità.

Precisiamo che nella giornata di Giovedì 08 Luglio il PS dell’Arcispedale Santa Maria Nuova ha avuto 230 accessi di utenti, numero che si colloca al di sopra della media propria di un giorno infrasettimanale.
Gli accessi, come accade di consueto, si sono concentrati nelle ore serali: a partire dalle ore 19.00 e sino alle ore 1.00 si sono presentati n.70 utenti (tra cui n.2 codici rossi e n.6 codici gialli) che si sono aggiunti ai 17 pazienti in attesa.
Durante il periodo di permanenza della Sig.ra Reatti nel Pronto Soccorso (dalle 20.13 dell’8 Luglio alle 2.22 della notte) ogni equipe medico-infermieristica ha gestito oltre 25 pazienti, almeno due di questi in condizioni critiche.
I due Infermieri di triage hanno valutato inizialmente e periodicamente i 70 pazienti accettati e quelli già in attesa, tra questi la Sig.ra Reatti. La Sig.ra Reatti veniva, in seguito, visitata in ambulatorio alle ore 23.22 dal medico in turno che praticava la terapia antalgica ed antinfiammatoria, in aderenza a quanto previsto dalle linee guida nazionali per tale patologia. La paziente è stata dimessa alle ore 2,22 del 9 luglio con indicazione di terapia domiciliare e presa in carico da parte del medico curante.
La patologia non giustificava un ricovero ospedaliero né l’esecuzione, da Pronto Soccorso, di indagini risolutive data l’assenza di deficit a livello periferico. Il medico ha quindi agito correttamente somministrando antinfiammatori e prescrivendoli a domicilio, oltre a riaffidare la paziente al corretto percorso ambulatoriale esterno, cioè  al medico curante.

Quanto sopra per evidenziare le seguenti conclusioni:

  • l’attesa della Signora prima della visita ambulatoriale è stata di 3 ore e 9 minuti, assolutamente compatibile con la elevata numerosità dei pazienti ed il codice colore correttamente assegnato;
  • la paziente è stata valutata con cura sia in sala d’attesa sia in ambulatorio;
  • il trattamento farmacologico somministrato è stato idoneo in termini di terapia (non del tutto risolutivo data la patologia che non è tra quelle trattabili in sede di PS);
  • alla dimissione il dolore era comunque nettamente diminuito;
  • durante il trattamento il medico informava la paziente di quanto si stava facendo.
In ultimo si desidera precisare che: non esiste uno spazio fumatori in PS e non è consentito al personale in turno sostare negli spazi esterni alla camera calda; altro discorso vale per il personale non dipendente (volontari ed altro personale, in attesa di attivazione); il sito Facebook, menzionato dal Sig Panucci, figlio della paziente, risulta da tempo interdetto all’accesso da parte della rete informatica aziendale.

L’Ufficio Stampa ASMN

Ultimo aggiornamento: 14/07/10