Restituibilità del sito dopo intervento su amianto friaibile - rimozione o risanamento
Certificazioni - Restituzione di ambienti di lavoro dopo la rimozione di amianto in matrice friabile, certificazione necessaria per occupare in sicurezza gli ambienti di lavoro.
Dopo gli interventi di bonifica di una struttura dall’amianto, il proprietario dell’immobile può chiedere l’apposita certificazione per il riutilizzo dell’area. La domanda va indirizzata allo SPSAL. La certificazione, rilasciata dopo verifica ambientale, attesta che è stata effettuata la valutazione dei livelli di concentrazione delle fibre di amianto disperse nell’aria.
Informazioni utili
- Il campionamento viene eseguito solamente se non è presente un inquinamento visibile da amianto (per esempio: frammenti lasciati a terra)
- Qualora la presenza di fibre di amianto nell’aria campionata superi il limite di legge, deve essere eseguita una ulteriore operazione di pulizia e deve essere ripetuto il campionamento. Può essere disposta la richiesta di restituzione dei locali anche per Amianto compatto (in genere per locali aperti al pubblico e frequentati da popolazioni con particolari tutele per es. Asili, Scuole etc.).
sito A.R.P.A. - Regione Emilia-Romagna http://www.arpa.emr.it/
Requisiti del richiedente
Il certificato deve essere richiesto dal committente dei lavori di rimozione, il quale previo accordo tra le parti, può affidare l’incarico alla ditta esecutrice della bonifica. I costi relativi alla prestazione vengono addebitati al richiedente la prestazione.Modalità di erogazione
A seguito della richiesta scritta, viene concordato, con alcuni giorni di anticipo, il giorno del campionamento con il tecnico del Servizio, il campionamento viene eseguito al termine della rimozione. Le analisi sono effettuate da ARPA.
Al termine viene rilasciato il Certificato di restituzione ambienti bonificati da Amianto riportante gli esiti delle misure effettuate.
Aspetti economici
La prestazione prevede il pagamento di un ticket
Viene addebitato il costo del certificato e il costo dell’analisi dei campioni (circa 350 euro) tramite fattura emessa da Azienda Usl e ARPA per le rispettive spettanze.
Normativa di riferimento
D.Lgs. 81/08 titolo IX capo 3 e D.M. 06/09/1994