Carlo Croce a Reggio Emilia per Gained in Translation

Parole di apprezzamento all’IRCCS ASMN dallo scienziato italiano più citato nel mondo


CARLO CROCE, A REGGIO EMILIA PER GAINED IN TRANSLATION - clicca sull'immagine per ingrandirlaNon capita tutti i giorni di poter ascoltare una lectio magistralis del più prestigioso scienziato italiano: è quello che è successo a Reggio Emilia il 12 marzo scorso, quando Carlo Croce è intervenuto al seminario "Markers molecolari e nuove strategie di terapia in oncologia e oncoematologia: metabolismo, angiogenesi, microRNA", un appuntamento del ciclo “Gained in Translation – Il guadagno della ricerca traslazionale”, organizzati dal Dipartimento Infrastruttura Ricerca e Statistica ASMN IRCCS.

Il dott. Croce è il ricercatore italiano più citato nel mondo. Trasferitosi negli USA fin dagli anni ‘70, i suoi lavori sui meccanismi genetici del cancro hanno rivoluzionato il modo di pensare alle malattie oncologiche e ai relativi approcci terapeutici. Il dott. Croce ha in particolare dimostrato che non sono soltanto i geni codificanti (cioè quelli che producono proteine) ad avere un ruolo nella nascita e proliferazione dei tumori: anche gli altri micro-frammenti di materiale genetico (denominati microRNA) che non producono proteine hanno un ruolo importante nel cancro.
Proprio di questo ha parlato il dott. Croce nella sua lecture intitolata “MicroRNA in oncologia”. “Sono venuto a Reggio Emilia per visitare il vostro centro e ho trovato una realtà in crescita, con molte attività che vanno dalla ricerca di base, alla ricerca traslazionale, all’attività clinica – ha detto il dott. Croce a margine del suo intervento – Mi ha fatto piacere in particolare vedere molti giovani ricercatori “aggressivi”, che fanno un lavoro importante sugli aspetti più interessanti dell’oncologia moderna. L’ospedale di Reggio Emilia – ha continuato – potrebbe diventare un centro di ricerca ad altissimo livello, e il management dovrebbe continuare a investire per la sua crescita. È difficile, specialmente in un periodo come questo, in cui in Italia gli investimenti per la ricerca e la medicina sono insufficienti”.

“La nostra crescita come istituto di ricerca è stata molto rapida – conferma la dott.ssa Adriana Albini, Direttore del Dipartimento Infrastruttura Ricerca e Statistica – Vicino alle attività di ricerca clinica abbiamo costruito anche tutta la parte di ricerca di base e traslazionale. A Reggio Emilia era già presente un gruppo di bravi giovani ricercatori, come Alessia Ciarrocchi, Raffaele Frazzi, Sally Maramotti e Stefania Croci. Poi con il riconoscimento dell’IRCCS, su iniziativa del Direttore Scientifico Giovanni Apolone e con il mio arrivo abbiamo allargato il gruppo ad altri giovani tra cui Katiuscia Dallaglio, abbiamo costruito strutture e acquistato attrezzature all’avanguardia, grazie ai finanziamenti per la ricerca e anche alla generosità di cittadini di Reggio Emilia”.

Foto di gruppo da sx:
Giancarlo Bisagni, SC Oncologia ASMN- IRCCS
Stefano Indraccolo, Dirigente Servizio di Immunologia e diagnostica molecolare oncologica - Istituto Oncologico Veneto, IRCCS, Padova
Adriana Albini, Direttore Infrastruttura Ricerca e Statistica, ASMN- IRCCS
Carlo M. Croce, Distinguished University Professor The John W. Wolfe Chair in Human Cancer Genetics
Department of Molecular Virology, Immunology and Medical Genetics
Director, Institute of Genetics The Ohio State University - Columbus, OH, USA
Katiuscia Dallaglio, SC Ricerca Traslazionale, ASMN- IRCCS
Raffaele Frazzi, SC Ricerca Traslazionale, ASMN- IRCCS