Privacy e trattamento dei dati sensibili

Modificato il funzionamento del Data WareHhouse per gli operatori sanitari: aumentano le restrizioni
 


Privacy e trattamento dei dati sensibiliRisalente al 2004, l’implementazione del DataWareHouse (DWH), nel consentire alla rete sanitaria provinciale la visualizzazione protetta dei dati sanitari, aveva rappresentato un deciso progresso.
L’opportunità di condividere i dati dei pazienti, infatti, ha favorito il perseguimento delle finalità istituzionali di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione.
Parimenti importante, tuttavia, è tenere conto di specifiche cautele, volte a proteggere la riservatezza, la libertà e la dignità dei pazienti.
È per garantire questi principi che, sin dalla sua messa in funzione, la possibilità di accesso al DWH è stata vincolata alla presenza contestuale di due fattori:
  • presenza del consenso al trattamento dei dati sensibili da parte dell’interessato;
  • autorizzazione specifica del professionista all’accesso alla banca dati.
Negli ultimi mesi, alcuni provvedimenti dell’Autorità Garante, hanno evidenziato come le banche dati cliniche, aziendali o interaziendali, siano riconducibili al concetto di “dossier sanitario”. Il trattemento dei dati in esse contenute deve, pertanto, essere conforme a quanto previsto dalle Linee Guida in tema di Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e di Dossier Sanitario (emanate in data 16 luglio 2009).
Si è reso conseguentemente necessario operare alcune modifiche e accorgimenti tecnologici ed organizzativi al fine di fornire maggiore garanzia di tutela e riservatezza nei confronti dei pazienti e dei loro dati.
Le principali novità sono state introdotte il 18 Marzo u.s. e riguardano:
  • il consenso al trattamento dei dati sensibili attraverso il DWH (Dossier Sanitario);
  • le modalità di consultazione dei dati attraverso il DWH (Dossier Sanitario) sulla base dei profili di autorizzazione.
Consenso al trattamento dei dati sensibili
Secondo le indicazioni dell’Autorità Garante, il consenso alla costituzione del Dossier Sanitario (ovvero all’archiviazione dei dati sul DWH) deve essere specifico ed autonomo rispetto al consenso “base” al trattamento dei dati e deve essere acquisito sulla scorta di una più precisa informativa in merito alle finalità e alle modalità di trattamento. L’utente, inoltre, deve avere la possibilità di scegliere se sul Dossier Sanitario debbano o meno essere inserite le informazioni relative ad eventi sanitari pregressi alla sua istituzione.
 
Il  DataWareHouse (DWH) è stato aggiornato prevedendo tre differenti livelli di consenso:
  1. consenso “base” al trattamento dei dati sensibili: ogni utente al primo contatto con una delle Strutture della rete provinciale deve rilasciare il consenso al trattamento dei dati sensibili al fine di consentire ai professionisti che lo hanno in carico di gestire i suoi dati (anche se solo in modalità cartacea) nell’ambito dell’episodio di cura.
  2. Consenso alla costituzione del Dossier sanitario (ovvero all’archiviazione dei dati sul DWH): per poter registrare i dati clinici e poterli quindi successivamente consultare, l’utente deve rilasciare specifico consenso alla costituzione del Dossier. Se l’utente fornisce il consenso, sul DWH saranno registrati e visibili tutti i dati clinici prodotti successivamente alla data del rilascio dello stesso.
  3. Consenso allo storico Dossier: l’utente deve fornire uno specifico consenso per permettere ai clinici di visualizzare la sua storia clinica antecedente alla data del rilascio del consenso alla costituzione del Dossier.
Modalità di consultazione dei dati attraverso il DWH (Dossier Sanitario) sulla base dei profili di autorizzazione
Ogni accesso al DWH (Dossier Sanitario) sarà consentito solo per finalità di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione del paziente e solamente per il periodo di tempo in cui si articola la presa in carico o il contatto. Concluso il contatto o la presa in carico i professionisti non potranno accedere né alle informazioni relative a quel percorso né ad aggiornamenti della storia clinica del paziente, a meno che non lo abbiano di nuovo in carico.
Tenuto conto che le modalità di contatto con il paziente sono molteplici (consulenza su pazienti ricoverati in altri reparti, guardie dipartimentali e interdipartimentali, accessi in emergenza, erogazione esami da parte di servizi trasversali), si è ritenuto comunque indispensabile mantenere sul DWH la possibilità di “ricerca libera” dei pazienti e la possibilità di accedere ai dati in emergenza (cioè anche in assenza di consenso), limitando però queste opzioni a specifiche categorie di professionisti.
I professionisti abilitati alla funzione “ricerca libera” dovranno, comunque, nel momento in cui utilizzano tale funzione, riportare la motivazione che giustifichi l’accesso, scegliendo da un elenco predefinito (non saranno possibili accessi ai dati clinici per finalità non ricomprese in elenco).
 
Istruzioni dettagliate sulla modalità di acquisizione del consenso e sulle nuove modalità di consultazione sono disponibili sulle reti intranet delle due Aziende Sanitarie.