Nascita e sviluppo del Laboratorio di Ricerca Traslazionale
L'importanza del sostegno alla ricerca attraverso il 5 per mille

È di queste settimane la campagna di comunicazione dedicata a favorire la donazione del 5 per mille a favore della ricerca sanitaria dell’Ospedale di Reggio Emilia.
Dal momento del riconoscimento come IRCCS in Tecnologie Avanzate e Modelli Assistenziali in Oncologia nel 2011, l'attività di ricerca del Santa Maria Nuova è più che raddoppiata in termini di pubblicazioni prodotte. Strutture già presenti in ospedale hanno aumentato sensibilmente la loro produzione scientifica e altre strutture sono state istituite al fine di produrre e sostenere la ricerca: una di queste è il Laboratorio di Ricerca Traslazionale che, dalla fine del 2013, può contare su 400 metri quadri di locali completamente rinnovati e attrezzati con le più innovative tecnologie.
Il team, guidato dalla dottoressa Adriana Albini, è cresciuto negli ultimi due anni e può contare attualmente su 16 giovani ricercatori di indirizzo biologico, biotecnologico e chimico, impegnato nello studio dei meccanismi molecolari, diagnostici e terapeutici delle neoplasie, tra le quali i tumori del polmone, della prostata e della tiroide.
Il laboratorio è orientato agli approcci più innovativi nello studio dei tumori.
Da un lato, si studia la possibilità di bloccare la formazione dei vasi sanguigni che consentono al tumore di crescere secondo il processo della angiogenesi tumorale, in modo da “soffocare” la neoplasia.
Dall'altro, si studiano gli effetti dell'infiammazione, uno stato fisiologico che nella letteratura scientifica è stato spesso associato all'insorgenza e alla progressione tumorale. Si studia, inoltre, il ruolo dell'apparato immunitario nello sviluppo delle neoplasie, che generalmente può essere la prima e più importante arma di difesa, ma che può, a volte, rivelarsi un alleato della neoplasia.
Altro ambito importantissimo è la ricerca di nuovi biomarkers, marcatori di patologia in grado di dare indicazioni precoci sulla possibilità di sviluppo di una determinata neoplasia e sulla sua vulnerabilità o resistenza a determinati farmaci. Attenzione viene data anche al tema della prevenzione, con lo studio degli effetti di alcune molecole di origine naturale, che si ipotizza possano avere un ruolo chemiopreventivo.
Nell’ambito del programma del Cinquantenario, è previsto per il giorno mercoledì 10 giugno l’open day dei laboratori per far conoscere ai dipendenti e ai cittadini i ricercatori e le attrezzature in dotazione.
Alcuni ricercatori del Laboratorio:
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Cristina Gallo Attività di Ricerca:
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Daniela Farioli Attività di Ricerca
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Teresa Rossi Attività di Ricerca
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Katiuscia Dallaglio Attività di Ricerca
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Sally Maramotti Attività di Ricerca
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Martina Chiappelli Attività di Ricerca
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Eleonora Zanetti Attività di Ricerca
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Stefano Caraffi Attività di Ricerca
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Daniele Mercatelli Attività di Ricerca
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Ultimo aggiornamento: 27/04/15