Gli effetti di alcuni composti antitumorali al centro dell’articolo premiato nel mese di Marzo

Redatto con il contributo del Laboratorio di Ricerca Traslazionale, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica americana Cancer Research
 

Immagine del poster, clicca per visualizzare il pdfL’articolo Histone Deacetylase Inhibitors Repress Tumoral Expression of the Proinvasive Factor RUNX2 di Valentina Sancisi, Greta Gandolfi, Davide Carlo Ambrosetti e Alessia Ciarrocchi, pubblicato sulla rivista Cancer Research, è stato valutato come “Articolo del mese di marzo”. L’articolo indaga gli effetti di alcuni composti antitumorali, noti come inibitori delle deacetilasi istoniche (HDACi), sul RUNX2, uno dei geni protagonisti della progressione tumorale e della metastatizzazione di molti tumori umani. In particolare, lo studio realizzato presso il Laboratorio di Ricerca Traslazionale dell’IRCCS ASMN dal gruppo guidato dalla dott.ssa Ciarrocchi ha mostrato come i composti HDACi siano molto efficaci nell’interferire contro l’attivazione aberrante del gene RUNX2, aprendo la strada a una nuova possibile strategia terapeutica.
 
L’iniziativa “Articolo del mese” è stata istituita dalla Direzione Scientifica allo scopo di incentivare la ricerca dell’IRCCS ASMN e diffonderne i risultati, sia all’interno che all’esterno dell’ospedale. Partecipano automaticamente tutti gli articoli pubblicati nel mese di riferimento che soddisfano i seguenti requisiti: presenza nel database della Biblioteca Medica, corretta affiliazione, presenza tra gli autori di un ricercatore dell’ASMN in prima/ultima posizione o come corresponding, o di almeno 3 autori dell'ASMN, ed esclusione di Lettere e Case Report.
 
Ciascuno degli articoli eleggibili è stato valutato da almeno due componenti della commissione, composta dal Direttore Sanitario Giorgio Mazzi, dal Direttore del Dipartimento Infrastruttura Ricerca e Statistica Adriana Albini, dal Professor Italo Portioli, dal Dirigente Medico Palliativista Massimo Costantini e dallo Statistico Silvio Cavuto. A marzo nel database della Biblioteca Medica erano presenti 30 articoli, di cui 7 sono stati ritenuti eleggibili, 5 hanno ricevuto almeno una segnalazione.