Un cambiamento che richiede di ripensare alla nostra organizzazione

Dal 25 novembre nuove norme sull’orario di lavoro secondo la Legge 161/2014 

Facciata ASMN - Clicca sull'immagine per ingrandirlaÈ tema caldo in questi giorni l’entrata in vigore della legge 161 del 2014 che, recependo la norma europea, regola in modo diverso il rapporto tra ore di lavoro e ore di riposo per la dirigenza e per il comparto del ruolo sanitario. Indicazioni precise sono date, in particolare, sia in relazione alla durata minima dei riposi che alla durata media dell’orario di servizio settimanale.
Ogni cambiamento è portatore di incertezze. In questo caso si tratta di un cambiamento che interessa prassi organizzative consolidate da tempo all’interno dei reparti e, di conseguenza, può coinvolgere indirettamente la gestione del tempo e delle abitudini lavorative e di vita degli operatori dei ruoli interessati.
L’input legislativo è nato in ambito europeo con l’obiettivo di dedicare attenzione maggiore allo stress da lavoro a garanzia di una più ampia tutela degli operatori.
L’articolo 14 della L.161/2014 indica che la durata media dell'orario di lavoro, prestato a qualsiasi titolo e valutato su base settimanale nell’arco di un quadrimestre, non deve superare le quarantotto ore. Quanto all’arco delle 24 ore e fermo restando il debito orario settimanale,  l’articolo di legge esprime chiaramente il diritto del lavoratore a beneficiare di undici ore di risposo consecutive. Il riposo giornaliero deve essere fruito in modo consecutivo fatte salve le attività in regime di pronta disponibilità che prevedono, comunque, il rispetto del periodo di undici ore di riposo anche non consecutivo.
Una corretta applicazione delle norme citate presuppone una puntuale individuazione dell’attività che rientra nell’orario di lavoro e di quella che ne resta esclusa. Sarà cruciale la predisposizione e comunicazione da parte di direttori e coordinatori di Piani di Attività da considerare vincolanti, sia preventivi che a consuntivo, che indichino chiaramente le fasce orarie di attività.
Va ricordato, infatti, che il mancato rispetto delle disposizioni su questo tema prevede sanzioni a carico dei dirigenti dell’Azienda che ne abbiano disposto, direttamente o indirettamente, la violazione.
La sanità è un mondo in continua evoluzione, che propone sempre nuove sfide sia dal punto di vista clinico assistenziale che da quello organizzativo e gestionale.
Vogliamo garantire la sicurezza degli operatori e dei pazienti e i servizi ai cittadini. L’adeguamento alla norma di legge richiede, oggi, un ulteriore sforzo di adattamento e razionalizzazione nella gestione della attività, come recita la legge 161, “senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, attraverso una più efficiente allocazione delle risorse umane disponibili sulla base della legislazione vigente”.
Incontri e contatti sono intercorsi tra direzioni aziendali sia in ambito in ambito AVEN che a livello regionale per condividere indirizzi interpretativi quanto più possibile omogenei. In considerazione dell’obbligo di applicare la norma di legge e nonostante qualche incertezza interpretativa, tutte le aziende hanno individuato al loro interno un percorso di lavoro per la definizione e la messa a regime del sistema nei tempi stabiliti e nel rispetto dei vincoli esistenti.
In queste ultime settimane al Santa Maria Nuova si sono tenuti numerosi incontri ai diversi livelli di responsabilità per analizzare le criticità, fornire indirizzi e indicazioni per riorganizzare l’attività e la turnistica secondo il dettato legislativo. Due comunicazioni, indirizzate rispettivamente ai direttori di dipartimento e struttura complessa e ai coordinatori, hanno dato le istruzioni più complete e aggiornate sulla organizzazione del lavoro a partire dal 25 novembre.
Di tutto ciò è stata data, inoltre, opportuna e puntuale informazione alle organizzazioni sindacali e alle RSU aziendali avviando un confronto in incontri dedicati.
È stato creato sulla intranet uno spazio che ospita documenti e aggiornamenti in materia, consultabile sul Portale del Personale (accesso per dipendenti ASMN). 
Un’organizzazione complessa quale è la nostra ha necessità del contributo di tutte le sue componenti, ancora più fondamentale nei periodi di cambiamento e difficoltà. Sono convinta che questo nuovo impegno, che oggi ci appare gravoso, se affrontato in modo collaborativo e costruttivo possa rivelarsi una preziosa occasione per ripensare alla nostra organizzazione del lavoro e trovare insieme gli strumenti migliori per renderla sostenibile, sicura ed efficace.
La Direzione sanitaria, la Direzione Medica Ospedaliera, la Direzione delle Professioni Sanitarie svolgeranno un monitoraggio continuo sulle esigenze emergenti e saranno quotidianamente disponibili a valutare insieme ogni soluzione possibile. 

di Antonella Messori