Il 2015, un anno intenso, ricco di sfide impegnative

Clicca sull'immagine per ingrandirlaGuardare indietro all’anno che sta per concludersi significa compiere lo sforzo di scomporre un intreccio fitto di progetti, azioni, decisioni che, tutti insieme, hanno caratterizzato questa prima parte del mio mandato come Direttore generale dell’Azienda ospedaliera-IRCCS Santa Maria Nuova. 
Come scrivevo su Notizie del mese di Settembre, in occasione di un breve bilancio del primo semestre al Santa Maria Nuova, è stato inevitabile entrare subito a stretto contatto con i professionisti e con l’organizzazione per prendere quanto più velocemente coscienza dei progetti da completare e di quelli da sviluppare, delle criticità in alcuni ambiti e delle possibilità di ulteriore miglioramento in altri. 
  
Il 2015 è stato un anno intenso. 
Rapide evoluzioni su diversi fronti, nazionali, regionali e locali perlopiù nella direzione del rigore e della razionalizzazione, hanno reso necessario fare valutazioni e scegliere indirizzi precisi ed efficaci in tempi relativamente brevi. 
Penso ad alcuni tra i temi che più hanno richiesto capacità decisionale e consapevolezza nella visione d’insieme: 

  • la elaborazione del bilancio di previsione e le verifiche infra-annuali del bilancio di esercizio e in stretta attinenza con i vincoli che il periodo di rigore necessariamente impone e, con esso, l’impegno a garantire ancora una volta l’equilibrio economico  finanziario; 
  • l’ultimazione del Centro Oncoematologico, che ha richiesto il completamento del quadro dei finanziamenti e il monitoraggio dell’avanzamento dei lavori consentendoci di fissare la data della inaugurazione al 28 maggio prossimo; 
  • l’indicazione della Giunta Regionale di ridurre le liste di attesa, il rispetto della quale ha comportato la rimodulazione della attività ambulatoriale nel senso dell’ampliamento dell’offerta, ma anche del miglioramento della appropriatezza; in collaborazione con l’Azienda Usl, oggi siamo tra i territori più virtuosi con il raggiungimento per circa il 95% dell’obiettivo di contenimento dei tempi di erogazione delle prestazioni monitorate; 
  • il piano di integrazione dei servizi amministrativi, logistici e di supporto delle due aziende sanitarie del territorio, premessa alla futura unificazione; 
  • l’applicazione dell’art 14 della Legge 161/2014 in materia di orari di lavoro, la non facile interpretazione del quadro normativo, il necessario confronto con le rappresentanze dei lavoratori, gli indirizzi per la riorganizzazione delle attività e la impostazione di nuovi turni di lavoro. 
Tanti sono stati, in parallelo, i motivi di soddisfazione. 
Dall’esito positivo della visita di verifica da parte del Ministero della Salute per la conferma dello status di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, avvenuta a Marzo, al completamento del quadro dei finanziamenti per il progetto MIRE per complessivi 25 milioni, alle celebrazioni del Cinquantenario dell’Ospedale con un cartellone di eventi ricco e l’attenzione della comunità sull’ospedale. Tra gli eventi importanti, insieme alle iniziative di divulgazione e incontro con la cittadinanza, rammento le inaugurazioni che testimoniano il progresso nella offerta assistenziale e nello sviluppo della ricerca. Mi riferisco alla inaugurazione e attivazione del nuovo acceleratore True Beam in Radioterapia Oncologica, agli sportelli polifunzionali, alla nuova sede del Centro per la Diagnostica Senologica, alla inaugurazione dei Laboratori di Ricerca Traslazionale. 
 
E tante sono state le iniziative di sensibilizzazione e di raccolta fondi dalle molte associazioni di volontariato che ci sostengono, piccole e grandi, espressione di generosità, solidarietà e partecipazione a rappresentare, per noi e per la nostra comunità, una grande ricchezza difficilmente replicabile ed esportabile, tipicamente reggiana. 

Un anno non facile, come ormai ci aspettiamo ogni anno in una sanità pubblica che vanta risultati che tanti ci invidiano nel mondo, che in rapporto alla sua qualità costa meno rispetto alla media dei paesi industrializzati, ma che deve confrontarsi con una situazione generale del paese che impone rigore e capacità continua di razionalizzazione e riorganizzazione tra bisogni di salute che aumentano e costi delle tecnologie sempre più alti. I finanziamenti sono rimasti invariati nel 2015 mentre nel 2016 si prevede che, a livello nazionale, possano aumentare di circa 1 miliardo, cifra che sarà assorbita in gran parte da incrementi attesi dei costi per farmaci innovativi (in particolare oncologici), dalla applicazione di nuovi livelli essenziali di assistenza, dal piano nazionale per i vaccini. 
Come siamo andati? 
Rispetto al finanziamento che ci è stato assegnato e alle previsioni di bilancio (+ 1 milione di euro sul personale, +2 % su beni sanitari) chiuderemo in equilibrio così come ci è richiesto. Si tratta di un risultato importante e non scontato. La produzione è aumentata e avrà un segno positivo, in particolare, la mobilità attiva (+ 500 mila euro) segno della qualità e della attrazione che il nostro ospedale esercita.
Sono obiettivi importanti che abbiamo raggiunto insieme, per i quali sappiamo essere necessario un lavoro di squadra, tutti nella stessa direzione, senza perdere la voglia di confrontarci. 

Ora guardiamo al 2016 con qualche trepidazione ma con fiducia e determinazione convinti che, insieme, potremo farcela di fronte a qualunque sfida troveremo davanti. 

Il 2016 sarà l’anno del CORE, della sua inaugurazione e attivazione con le molteplici implicazioni in termini di organizzazione e di gestione. 

Il 2016 sarà anche l’anno di nuovi cambiamenti all’interno dell’ospedale a seguito delle ricollocazioni logistiche e delle riorganizzazioni in area medica e chirurgica, possibili grazie agli spazi che i trasferimenti dei reparti nel CORE renderanno fruibili. Tre gruppi di lavoro sono all’opera per individuare le soluzioni migliori, vediamo cosa ne seguirà. 

Il 2016 sarà l’anno della applicazione delle “linee di indirizzo per il riordino della rete ospedaliera regionale”, come deliberate dalla Giunta il 10 dicembre scorso. L’obiettivo sarà garantire la dotazione di posti letto a livelli non superiori al 3,7/1000 abitanti su base regionale, riorganizzare la rete ospedaliera provinciale in accordo con l’Azienda USL, consolidare le reti ospedaliere per le alte specialità secondo il modello Hub&Spoke, con assetti che saranno definiti da gruppi professionali coordinati dalla Regione. 

E il 2016 sarà anche l’anno in cui proseguirà l’integrazione tra le due Aziende in previsione della unificazione, secondo un percorso graduale coerente e finalizzato a delineare dipartimenti ospedalieri, reti, programmi e percorsi diagnostico terapeutico assistenziali interaziendali. 

Servono valori forti e solidi a fondamento del nostro lavoro quotidiano a partire dall’orgoglio e dall’esercizio dell’etica pubblica e dell’equità, dalla capacità di assicurare una sanità pubblica di valore, in grado di produrre salute, efficace, appropriata, giusta, rispettosa e sobria, in cui i professionisti siano i protagonisti capaci di lavorare insieme in modo multidisciplinare e multi professionale, valorizzando la centralità del paziente, il rispetto e la presa in carico non solo del percorso di malattia, ma delle persone e dei loro bisogni. 

Grazie davvero a tutti per quello che avete fatto e state facendo, grazie per la vostra preziosa collaborazione!!! 

Sono orgogliosa di lavorare con Voi, per Voi, per questo grande ospedale e per i cittadini che si rivolgono con fiducia al Santa Maria Nuova.

Un augurio caloroso e sincero di Buon Natale, buone feste a Voi e alle Vostre famiglie, e per il nuovo anno auguri di salute e serenità, ma anche di soddisfazioni e di successi per Voi, per le vostre unità operative e per il nostro ospedale. 
 
di Antonella Messori