Informazione, comunicazione e consenso

A marzo il primo appuntamento del nuovo ciclo di incontri formativi interaziendali su tematiche medico-legali 

Si aprirà il giorno 8 marzo la sesta edizione degli incontri su tematiche medico-legali di interesse clinico, rivolta a tutte le professioni sanitarie che operano in ospedale e sul territorio. L’obiettivo è la diffusione di conoscenze medico-legali di base anche e soprattutto attraverso momenti di confronto con i professionisti medesimi. 
Il primo di questi incontri riguarda il consenso informato, tematica che ha riflessi in ambito etico, deontologico e giuridico. 
E’ ampiamente noto che il consenso informato rappresenta l’atto che rende lecita qualsiasi prestazione sanitaria (ovviamente fatti salvi i casi di emergenza), e trae la propria origine dai principi costituzionalmente garantiti di autonomia e di autodeterminazione, in base ai quali la libertà personale è inviolabile ed i trattamenti sanitari sono di norma volontari. Il consenso deve dunque esprimere la volontà del paziente di aderire ad una prestazione sanitaria e, affinché tale volontà possa formarsi, il paziente, nel pieno della sua capacità di intendere e volere, necessita di essere adeguatamente informato circa la prestazione proposta, le modalità di esecuzione della stessa, i risultati concretamente conseguibili, le conseguenze prevedibili (temporanee e/o permanenti), le possibili complicanze della prestazione, le alternative diagnostico-terapeutiche, le possibili conseguenze ed i rischi della mancata esecuzione della prestazione. 
Nel corso dell’incontro, sarà illustrato, in particolare, l’orientamento della giurisprudenza, desumibile anche dalle sentenze più recenti, in ordine alle conseguenze in tema di responsabilità professionale in caso di carente informazione/acquisizione del consenso dell’avente diritto, sia sotto il profilo penalistico che sotto quello civilistico. 
A tale riguardo, per assumere reale validità anche sotto il profilo giuridico, il consenso deve possedere specifici requisiti e deve essere raccolto con modalità che saranno dettagliatamente spiegate. Ricordiamo che le stesse sono altresì disponibili nella Procedura Aziendale PR 29 (revisione del 05/11/2012) in tema di “informazione e consenso ad atto terapeutico e/o diagnostico”, reperibile sulla rete intranet al link sulla “gestione del rischio(accesso per soli dipendenti ASMN)
Ciò anche con riferimento a situazioni particolari che creano maggiori problematiche nella realtà clinica quotidiana, che riguardano i minorenni; oppure pazienti incapaci, per lo più anziani, sottoposti oppure no a tutela legale; oppure ancora situazioni di emergenza/urgenza; o, infine, i casi, sempre delicati, di dissenso alle cure. 
La finalità sottesa alla tematica dell’informazione e del consenso concerne non solo il formalizzare l’adesione del paziente al programma diagnostico-terapeutico mediante una apposita modulistica (in ambito giudiziario, una adeguata modulistica consente un immediato riscontro probatorio); ma anche il favorire un processo comunicativo dinamico tra paziente e professionista che contribuisca allo stabilirsi di una alleanza terapeutica, così che il paziente, consapevole delle sue condizioni di salute e delle reali possibilità diagnostico-terapeutiche, possa aderire liberamente a quanto è meglio per sé. 
 
di Laura Strozzi 
Servizio di Medicina Legale ASMN-IRCCS