Primary Nursing: un grande insegnamento dall’incontro con Marie Manthey a Reggio Emilia

Migliorare e promuovere la qualità delle cure con un diverso approccio infermiere-paziente: dopo le prime sperimentazioni, il modello sarà esteso a tutti i reparti del Core 

Primary Nursing: un paradigma assistenziale innovativo che pone al centro del processo di cura il paziente, i familiari e i loro bisogni. Fortemente voluto dalle Direzioni delle Professioni Sanitarie delle due aziende, sabato 21 Maggio al Centro Internazionale Loris Malaguzzi si è svolto un convegno sul tema che ha avuto come ospite d’onore e principale relatore Marie Manthey, la docente e infermiera statunitense che ha teorizzato e sviluppato il modello in numerosi ospedali degli Stati Uniti. L’iniziativa, che ha visto la presenza di oltre 400 persone in sala e numerosi uditori esterni in collegamento streaming, ha permesso un proficuo confronto tra la fondatrice e i partecipanti. 

Il Primary Nursing, teorizzato a cavallo degli anni ’60 e ’70, é un approccio assistenziale che fonda la sua ragion d’essere sulla relazione paziente-infermiere (primary è l’infermiere di riferimento). Molti studi condotti negli USA dimostrano che attraverso il Primary Nursing aumenta la soddisfazione dello staff assistenziale e quella del paziente. 

Preceduta da oltre 800 ore di stage e formazione sugli operatori, da mesi al Santa Maria Nuova è in atto un’esperienza pilota nei Reparti di Neurologia settore Stroke Unit e di Medicina Oncologica. Il modello sarà esteso a tutte le strutture che troveranno posto al Core - Centro oncologico ed ematologico Reggio Emilia di imminente inaugurazione in area ospedaliera l’11 Giugno prossimo. 

Il Primary Nursing migliora e promuove la qualità delle cure, indipendentemente dal professionista che le eroga: per Marie Manthey un’assistenza individualizzata al singolo paziente, agita globalmente, con umanità, competenza, empatia ed in maniera continuativa, rappresenta il “gold standard” della pratica infermieristica e tecnica. Sebbene innovativo, non siamo in presenza di un nuovo concetto: come afferma la teorizzatrice “Esso rappresenta un approccio logico per assistere persone malate nello stesso modo in cui noi vorremo essere curati, se fossimo malati”. 

Il successo e la progressiva disseminazione del modello sono legati all’implementazione di un sistema di organizzazione del lavoro in cui vengono enfatizzati responsabilità, autonomia, competenza, qualità dell’assistenza e riconoscimento professionale/sociale degli operatori, parallelamente ad una forte presa in carico e cura del paziente vulnerabile. Il Primary Nursing offre realmente agli infermieri la possibilità di sviluppare il loro ruolo all’interno di una relazione paritetica: un rapporto personalizzato, univoco, bidirezionale che coinvolge assistito, famiglia, caregiver e professionista della salute. 

Il focus sui bisogni dei pazienti “umanizza” il processo di cura, realizzando pienamente l’obiettivo di mettere al centro la persona condividendo scopi e risultati. Nella storia dell’assistenza la relazione infermiere-paziente è sempre stata l’essenza della pratica. Il Primary Nursing sviluppa ulteriormente gli aspetti comunicativi e di vicinanza al paziente. La relazione è vitale per stilare un piano di cura condiviso e personalizzato ed è inoltre l’ingrediente principale dell’alto indice di gradimento espresso dall’utente e dal professionista, con valenze di tipo terapeutico. 

Importanti contributi sono inoltre giunti dalle relazioni di Colleghi Infermieri di fama nazionale ed internazionale: le testimonianze ed i contenuti presentati non hanno semplicemente arricchito e chiarificato la tematica ma hanno motivato e stimolato la platea, emozionando e commuovendo i presenti in alcuni passaggi fondamentali. Gli infermieri si sono riappropriati del “to care” e in diversi contesti stanno esprimendo competenze avanzate estensive ed espansive, frutto di un’evoluzione culturale che prospetticamente condurrà ad una “diversa” modalità di agire l’assistenza. 

Marie Manthey, sorridendo, ha chiesto: “perché avete scelto la farfalla per questo Convegno?”. La nostra risposta è stata che la metamorfosi del Macaone vede l’infermiere trasformarsi e “spiccare il volo” con nuovo slancio e rinnovata forza, vestendo la livrea del cambiamento. 

Alis Volat Propriis (Vola con le tue ali) – detto latino 
 
di Marina Iemmi e Stefano Colognese 
Direzione delle Professioni Sanitarie ASMN - IRCCS  
 
Brochure dell'evento