Buon compleanno IRCCS!!!

Il 24 maggio è stato il 5°anniversario dal riconoscimento del Santa Maria Nuova come Istituto di Ricerca 

Santa Maria Nuova - Clicca sull'immagine per ingrandirlaIl 24 maggio l’IRCCS in Tecnologie Avanzate e Modelli Assistenziali in Oncologia del Santa Maria ha compiuto 5 anni. Era infatti il 24 maggio 2011 quando in Gazzetta Ufficiale fu pubblicato il Decreto Ministeriale che ha riconosciuto l’Arcispedale Santa Maria Nuova come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. 
 
Il riconoscimento come IRCCS è stato un momento importante per il nostro ospedale, perché ha rappresentato il compimento di un percorso lungo e dagli esiti niente affatto scontati. Più ancora, però, è stato un punto di passaggio nella trasformazione del Santa Maria in Ospedale di Ricerca. 
 
Idealmente, l'Ospedale di Ricerca è un ospedale in cui tutti gli operatori dedicano una quota del loro tempo a questa attività. Nella realtà, nessun ospedale è così: anche nei più importanti ospedali di ricerca c'è chi fa solo assistenza, o lavoro amministrativo. E questo è tanto più vero in un ospedale come il nostro, in cui la ricerca è entrata nella mission aziendale solo da pochi anni. 
 
L'Ospedale di Ricerca è un orizzonte verso cui ci stiamo muovendo. È vero che non possiamo chiedere a chi fa assistenza in maniera eccellente da 30 anni di mettersi a fare ricerca, se non l'ha mai fatta. Però possiamo riconoscere e valorizzare le disponibilità e le curiosità del personale del Santa Maria verso la ricerca. E che queste disponibilità ci siano è nei fatti: da quando il Santa Maria ha cominciato questo percorso, sono decine i professionisti che hanno abbracciato la sfida, e che hanno cominciato a spingere la macchina della ricerca. Basta guardare il grafico delle pubblicazioni dell'ospedale, che il mio predecessore, Giovanni Apolone, mostrava orgogliosamente ad ogni occasione: dal 2011 il numero di pubblicazioni si impenna, non soltanto nella parte oncologica che ricade dentro all'IRCCS, ma anche nella parte non oncologica. 
  
Discorso diverso riguarda invece le nuove leve: i giovani che entrano in ospedale devono sapere che qui si fa ricerca, dovrebbero essere disponibili a farla e, se possibile, dovrebbero anche essere in grado di farla. Sui giovani, sulla loro crescita come professionisti della salute e come ricercatori si gioca la nostra scommessa. 
  
Quello che può fare la Direzione Scientifica, intesa come “core facility” a supporto di questo ambito, è creare l'ambiente più favorevole possibile allo sviluppo della ricerca nelle strutture e tra le strutture dell'ospedale, fornendo gli strumenti adeguati: know how, formazione, consulenza, supporto amministrativo, metodologico e scientifico, supporto al reperimento dei fondi e alla loro gestione. E molto altro. 
  
Questi primi cinque anni dal riconoscimento come IRCCS sono stati la prova che ce la possiamo fare. Ma se molto abbiamo fatto, molto di più dobbiamo ancora fare: del resto siamo giovani e abbiamo tanta voglia di crescere. 
 
di Massimo Costantini 
Direttore Scientifico IRCCS-ASMN