Un'alternativa per il trattamento delle uveiti non infettive

Patologia oculareSu Lancet i risultati dello studio Visual II al quale ha collaborato Luca Cimino, Responsabile della S.S. di Immunologia Oculare 

È stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “The Lancet”, nel mese di settembre, l’articolo dal titolo “Adalimumab for prevention of uveitic flare in patients with inactive non-infectious uveitis controlled by corticosteroids (VISUAL II): a multicentre, double-masked, randomised, placebo-controlled phase 3 trial”, che vede tra gli autori il Dott. Luca Cimino, responsabile della Struttura Semplice di Immunologia Oculare e componente dello IUSG (International Uveitis Study Group). Tema dell’articolo è l’uveite o infiammazione intraoculare, malattia rara e responsabile di cecità nel 10-15% dei casi. 
Il trattamento delle uveiti non infettive è spesso effettuato con steroidi, il cui uso prolungato può provocare effetti collaterali oculari e/o sistemici (ad es. il ritardo della crescita nei bambini). Sono poche le alternative terapeutiche che possono contribuire a ridurre gli effetti collaterali dei cortisonici e nel contempo controllare in modo stabile l’infiammazione oculare. Lo studio Visual II è stato disegnato per valutare l’efficacia e la sicurezza di Adalimumab (anticorpo monoclonare anti-TNF alfa) in pazienti affetti da uveite non-infettiva, inattiva, in terapia steroidea, ad alto rischio di effetti collaterali. I risultati di questa sperimentazione, condotta a livello internazionale, hanno confermato che Adalimumab è in grado di ridurre significativamente sia il rischio di recidive che il rischio di riduzione dell’acuità visiva, con un profilo di sicurezza confrontabile con il placebo. 
Il farmaco Adalimumab è stato approvato nel giugno 2016 da EMA e FDA per la terapia delle uveiti autoimmuni e tra qualche mese sarà disponibile, previa approvazione di AIFA, anche in Italia. 
La Struttura Semplice di Immunologia Oculare, all'interno della Struttura Complessa di Oculistica diretta dal Dr. Luigi Fontana, ha contribuito in maniera significativa ai 3 studi multicentrici internazionali che hanno previsto l’utilizzo di Adalimumab nelle uveiti non infettive. Lo studio, frutto della ricerca specifica nel campo delle uveiti, è stato portato avanti dal dott Cimino con la collaborazione della equipe medica e infermieristica del Reparto e del Servizio Farmaceutico aziendale.