Ricerca Qualitativa al Santa Maria: sta per concludersi la prima edizione del corso dedicato

Formazione e supporto metodologico a disposizione dei professionisti

 
Locandina eventoSta per concludersi la prima edizione del corso “Fare ricerca qualitativa: un’opportunità per i professionisti della salute”, promosso dalla Direzione Scientifica e iniziato nel novembre 2015. La formazione, la prima in ambito di ricerca qualitativa strutturata secondo un percorso pratico all'interno del Santa Maria, ha visto la partecipazione di 14 professionisti dell’ASMN, dell'AUSL e della Università di Modena e Reggio.
Nel corso delle oltre 120 ore di formazione, distribuite lungo un intero anno, sono state condotte tre ricerche qualitative secondo l'approccio Grounded Theory: la prima ricerca ha indagato i processi psicosociali di pazienti in attesa di chirurgia demolitiva nel distretto testa-collo, dei loro famigliari e dei sanitari; la seconda ricerca ha studiato le modalità con le quali i processi di accompagnamento alla morte di pazienti ospedalizzati vengono messi in atto da parte di professionisti alla loro prima esperienza; la terza e ultima ricerca ha riguardato il fine vita di pazienti oncologici stranieri accolti nelle unità dell'Ospedale.
Il percorso formativo ha previsto una metodologia mista di didattica frontale, online e laboratoriale. Grande importanza è stata data al tutoraggio dei ricercatori in tutte le fasi del percorso: dalla generazione della domanda di ricerca alla scrittura del protocollo, dalla presentazione al Comitato Etico all’avvio del progetto, dalla raccolta dei dati alla finalizzazione della scrittura.
“Credo che i punti innovativi di questa formazione siano stati un forte accento sulla pratica di ricerca come pretesto per imparare un metodo qualitativo e la creazione di gruppi di ricerca interprofessionali e interaziendali”, sottolinea Luca Ghirotto, metodologo di Ricerca Qualitativa dell’ASMN IRCCS e docente del corso.
Il corso ha fatto da volàno per altri progetti di Ricerca Qualitativa: “Nell’ultimo anno sono stati nove i progetti di ricerca qualitativa che hanno avuto il supporto metodologico, tra quelli già approvati in Comitato Etico e quelli ancora in fase di elaborazione, che si aggiungono ai tre del corso di formazione – spiega il dr Ghirotto – Ne sono stati promotori professionisti sia del Santa Maria che di AUSL e UniMORE. Inoltre, sono in corso altri 4 progetti di scrittura scientifica, tra metasintesi qualitative e articoli in scrittura e revisione a quattro mani”.
Il 19 gennaio 2017 nella Sala Riunioni del CORE si svolgerà l’evento conclusivo della prima edizione della formazione, con la partecipazione di Kathleen Galvin, dell'Università di Brighton. L’appuntamento, dal titolo "L'importanza della ricerca qualitativa nella valutazione dei servizi sanitari", sarà l’occasione per presentare le ricerche svolte e per lanciare la seconda edizione del corso che prenderà il via da febbraio 2017 per concludersi nel gennaio 2018 (iscrizioni aperte a partire da gennaio).
“La Ricerca Qualitativa offre strumenti e metodologie interessanti per i professionisti della salute – conferma Massimo Costantini, Direttore Scientifico ASMN IRCCS – Finora la risposta in termini di partecipazione alle iniziative e di sviluppo di nuovi progetti di ricerca è stata molto positiva”.