Partorire a domicilio

Il parto a domicilio è un diritto previsto dalla L.R. 26/98 e dalle DGR 10/99 e n. 1999/2010. La futura mamma, residente in provincia di Reggio Emilia, può decidere di partorire a casa, in un ambiente a lei confidenziale e caro, con l’aiuto di personale sanitario qualificato.

Per garantire questo diritto l'Azienda USL ha creato un progetto con l’obiettivo di offrire alla donna la possibilità di partorire a domicilio e di scegliere il proprio percorso e la propria modalità per l’esperienza della nascita.

Dal 2001 si è costituito un gruppo di professionisti della nostra Azienda dedicato all’assistenza al parto extra-ospedaliero, perseguendo un’assistenza che si declina sui criteri della sicurezza, consentendo la libera scelta del luogo e della modalità del parto all’interno di un percorso sicuro e organizzato.. 
Lo scopo è quello assicurare la qualità dell’assistenza a gravidanza, parto e puerperio in ambiente extra-ospedaliero, conformemente alle linee di indirizzo regionali “Assistenza al travaglio e al parto fisiologico in ambiente extra-ospedaliero”, attraverso:

  • corretta informazione sui luoghi del parto, rivolta a tutti i professionisti coinvolti, alla donna, alla coppia, compresa l’informazione necessaria per poter intraprendere il percorso assistenziale al parto in ambiente extra-ospedaliero;
  • dotazione di strumenti per favorire la scelta consapevole fra le varie modalità di parto;
  • assistenza qualificata e un’organizzazione appropriata.

Cosa deve fare la donna/coppia per avere informazioni sul percorso di assistenza a domicilio con le ostetriche dell'Azienda Usl di Reggio Emilia

La donna o la coppia che intenda acquisire informazioni per programmare il parto in ambiente extra-ospedaliero deve rivolgersi alla referente aziendale, Barbara Dallatomasina, entro la 32+0 settimana gestazionale, compilando il modulo online.
La referente fisserà un colloquio informativo con la coppia/donna, durante il quale verranno affrontati e valutati i seguenti argomenti:

  • aderenza ai criteri di basso rischio (valutazione dei documenti gravidanza),
  • motivazione della donna/coppia,
  • descrizione del percorso aziendale,
  • consegna della documentazione di adesione al percorso, che verrà sottoscritta durante la presa in carico effettiva con l’ostetrica di riferimento.

In seguito alla conferma da parte della donna/coppia, la referente aziendale assegnerà ad una delle ostetriche esperte del gruppo la presa in carico.

L’intero percorso per la donna/coppia è totalmente gratuito.

Cosa deve fare la donna/coppia che intende partorire a domicilio, seguita da un’ostetrica libero professionista

Una volta scelto di programmare il parto in ambiente extra-ospedaliero seguita dall’ostetrica libero professionista scelta, la donna deve comunicare la propria intenzione alla Segreteria del Distretto di residenza, entro 32+0 settimane di età gestazionale, presentando la seguente documentazione: 

  1. Comunicazione di parto programmato in ambiente extra-ospedaliero - Allegato 3
  2. Dichiarazione di presa in carico della donna per tutto il percorso assistenziale gravidanza-parto-puerperio da parte dell’ostetrica libero professionista responsabile del caso - Allegato 4
  3. Dichiarazione di consenso informato e di libera scelta, sottoscritto dalla donna e controfirmato dal professionista che l’ha presa in carico - Allegato 5
  4. Dichiarazione di impegno all’esecuzione di prima visita pediatrica entro 12-24 ore dal parto - Allegato 16

 

Entro 15 giorni dall'avvenuta ricezione della modulistica sopra elencata, l’Ausl di Reggio Emilia invia alla futura mamma, previa verifica dei documenti presentati e dei requisiti specifici, la documentazione di presa d’atto della sua volontà unitamente a:

  • il modulo di richiesta del rimborso e informazioni
  • il modulo per richiesta farmaci alla farmacia ospedaliera
  • la richiesta prelievo gruppo madre-funicolo per parto in ambiente extra-ospedaliero
  • la richiesta immunoglobuline anti-D per parto in ambiente extra-ospedaliero

Come chiedere il rimborso delle spese sostenute per le donne seguite da ostetriche libero professioniste

Per ottenere il rimborso delle spese sostenute, a parto avvenuto la mamma deve consegnare la seguente documentazione (compilata dall’ostetrica libero professionista responsabile dell’assistenza al parto extra-ospedaliero) alla Segreteria del Distretto di residenza:

  • modulo di richiesta rimborso spese dell'avvenuto parto al domicilio
  • fotocopia del certificato di assistenza al parto (CEDAP)
  • scheda di rilevazione regionale
  • dichiarazione di avvenuta esecuzione degli screening neonatali.

 

La domanda di rimborso verrà accolta solo se rispettati i requisiti specifici.

 

Ultimo aggiornamento: 06/04/23