Studi non oncologici in Medicina Trasfusionale e Medicina Rigenerativa
La ricerca non oncologica si articola su vari ambiti quali i processi di donazione e produzione di emocomponenti, le terapie trasfusionali e la medicina rigenerativa mediante l’uso di concentrati piastrinici a scopo non-trasfusionale.
- Donazione: Conduciamo studi sulla donazione sicura ed efficace degli emocomponenti, oltre che sulla conservazione di globuli rossi e piastrine. Insieme al Servizio di Epidemiologia, siamo inoltre attivamente coinvolti in studi epidemiologici sulla popolazione di donatori della provincia di Reggio Emilia. In collaborazione con l’Unità di Ricerca Qualitativa e le realtà locali di Volontariato, studiamo strategie per il coinvolgimento attivo alla donazione di sangue i soggetti appartenenti ad etnie con fenotipi rari (Africa sub-sahariana), al fine di fornire la miglior assistenza possibile ai pazienti affetti da drepanocitosi.
- Terapie trasfusionali: conduciamo studi biochimici sulle maggiori patologie trattate presso la Medicina Trasfusionale, quali β-talassemie e dislipidemie, per cui abbiamo effettuato studi in-vitro sui processi di scomposizione del sangue e dei processi aferetici.
- Medicina Rigenerativa: ci occupiamo della caratterizzazione biochimica e metabolica del plasma ricco di piastrine, con particolare focus sulla capacità di riparare efficacemente tessuti danneggiati quali ossa e cute. L’obiettivo è indagare in modo approfondito i meccanismi cellulari, biochimici e molecolari alla base della rigenerazione tissutale in seguito a trattamento con derivati piastrinici, al fine di produrre evidenze scientifiche a supporto di nuove opzioni terapeutiche.
Progetti attivi nel 2023/2024:
- " Uno studio retrospettivo sui donatori di sangue per determinare il rischio di infezione e di malattia grave nel COVID-19". PI: Chiara Marraccini
- “Valutazione del potenziale rigenerativo di concentrati piastrinici per il trattamento di ulcere cutanee di difficile guarigione”. PI: Davide Schiroli
- “Migliorare l’assistenza ai pazienti affetti da drepanocitosi: un progetto multi-stakeholder con e per le persone originarie dell’Africa sub-sahariana”. PI: Luca Ghirotto
Ultimo aggiornamento: 22/01/24