Campagna vaccinazione Antinfluenzale 2019-2020

Come da indicazioni regionali, quest’anno la campagna di vaccinazione avrà inizio a partire dal lunedì 28 ottobre e proseguirà fino al 31 dicembre 2019.

L’influenza costituisce un serio problema sanitario per la sua contagiosità e per la possibilità di dar luogo a gravi complicanze. Per tale motivo la vaccinazione antinfluenzale è consigliata vivamente a tutti coloro che appartengono alle categorie considerate a rischio, soprattutto per prevenire le complicanze di particolare gravità e il ricovero in ospedale.

Alcuni dati

Durante la campagna di vaccinazione antinfluenzale della scorsa stagione si è registrato un modesto incremento nell’adesione alla vaccinazione da parte della popolazione in tutto il territorio regionale e nazionale.

Nella provincia di Reggio Emilia complessivamente sono state vaccinate 89.855 persone (circa 85.948 l’anno precedente), raggiungendo una copertura vaccinale nei soggetti di età pari o superiore ai 65 anni  del  56,8% (nella campagna 2017-2018 era stato raggiunto il 56,1 %).

La stagione influenzale 2018-19 ha mostrato un andamento sovrapponibile a quello della maggior parte delle stagioni influenzali e ha raggiunto una intensità alta. La stima complessiva di persone nella nostra Regione colpite dall’influenza durante tutta la stagione è di circa 579.000, l’incidenza massima si è raggiunta a fine gennaio.

In regione sono stati registrati 172 casi gravi con 57 decessi: nella maggior parte dei casi hanno coinvolto persone con fattori di rischio, nella maggior parte dei casi non vaccinate. É quindi particolarmente importante che le persone più esposte al rischio di gravi complicanze ricevano la vaccinazione antinfluenzale.

 

Il vaccino

Il vaccino è abitualmente ben tollerato: gli effetti collaterali sono in genere modesti e presenti prevalentemente alla prima somministrazione. La vaccinazione si esegue in unica dose per tutte le età con esclusione dell’età infantile.

In base ai riscontri epidemiologici e in conformità con le raccomandazioni diramate dall’OMS, il vaccino antinfluenzale da utilizzare nella campagna 2019-2020 è un vaccino quadrivalente contenente i seguenti antigeni:

  • antigene analogo al ceppo A/Brisbane/02/2018 (H1N1)pdm09;
  • antigene analogo al ceppo A/Kansas/14/2017 (H3N2);
  • antigene analogo al ceppo B/Colorado/06/2017 (lineaggio B/Victoria/2/87);
  • antigene analogo al ceppo B/Phuket/3073/2013-like (lineaggio B/Yamagata 16/88).

Il vaccino trivalente non contiene l'antigene analogo al ceppo B/Phuket/3073/2013-like (lineaggio B/Yamagata16/88).


La vaccinazione viene effettuata gratuitamente alle persone appartenenti alle categorie a rischio:

  • negli ambulatori dei medici di medicina generale, durante gli orari indicati dai singoli medici ai propri assistiti
  • a libero accesso negli ambulatori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica negli orari sotto indicati a partire dai 11 anni di età (nati nell’anno 2007 ed anni precedenti)
  • su invito  nei Servizi di Pediatria di Comunità ai soggetti di età inferiore ai 11 anni ( nati dal 2008 ed anni successivi)

 

Le categorie a rischio, per cui la vaccinazione è raccomandata e gratuita, sono le seguenti:

  1. persone  di età uguale o superiore a 65 anni; 
  2. bambini  di età superiore a 6 mesi, ragazzi ed adulti di età inferiore ai 65 anni affetti da:
    • malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, inclusa l’asma grave, la displasia  broncopolmonare, la fibrosi cistica  e la broncopneumopatia cronica ostruttiva, 
    • malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed  acquisite,
    • diabete mellito e altre malattie metaboliche, inclusi gli obesi con BMI (indice di massa corporea) >30 e gravi patologie concomitanti,
    • insufficienza renale cronica,
    • malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie,
    • tumori,
    • malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi,  immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV,
    • malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale,
    • patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici,
    • patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie  (ad esempio malattie neuromuscolari),
    • epatopatie croniche;
  3. bambini ed adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
  4. donne in gravidanza;
  5. persone di qualunque età ricoverate in strutture per lungodegenti;
  6. medici e personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali;
  7. familiari e contatti di soggetti ad alto rischio (contatti stretti e regolari);
  8. soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori:
    • forze dell’ordine e protezione civile (compresi i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale)
    • donatori di sangue
    • personale degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e dell’obbligo
    • personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali
  9. personale che, per motivi occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di  infezione da virus influenzali non umani: (allevatori, veterinari pubblici e privati, trasportatori di animali vivi, macellatori e vaccinatori).

 

Per approfondire: 


Ultimo aggiornamento: 25/10/21