CELIACHIA: il momento giusto per introdurre il glutine conta solo per i bambini ad alto rischio genetico

L’evidenza è spiegata in uno studio pubblicato recentemente sul New English Journal of Medicine 

CELIACHIA: il momento giusto per introdurre il glutine conta solo per i bambini ad alto rischio geneticoIntrodurre il glutine a 12 mesi aiuta a prevenire la celiachia nei bambini geneticamente predisposti a non tollerare il glutine. Per tutti gli altri il momento per introdurre il glutine nella pappa non influisce sul rischio di ammalarsi: lo dimostra per la prima volta uno studio italiano sostenuto dalla Fondazione Celiachia dell'Associazione Italiana Celiachia (AIC), appena pubblicato sul New England Journal of Medicine, che rivela anche come l'allattamento artificiale non aumenti la probabilità di diventare celiaci. 
I dati rivelano che la predisposizione genetica è il fattore principale per la celiachia: i bambini con due copie del gene HLA-DQ2 hanno il 38% di probabilità di essere celiaci contro il 19% dei piccoli che non ne sono portatori. L'80% dei casi si manifesta inoltre entro i primi tre anni di vita: con un semplice esame del sangue sarebbe perciò possibile individuare i bimbi a rischio per intervenire con strategie di prevenzione e screening mirati, così da ridurre la probabilità di celiachia e diagnosticarla tempestivamente. Una celiachia infantile non riconosciuta, infatti, può comportare problemi di malassorbimento dei nutrienti e conseguenti deficit di accrescimento consistenti.
La celiachia nel nostro Paese colpisce una persona su cento per un totale di circa 600.000 casi, di cui però solo 150.000 diagnosticati, e ogni anno sono effettuate 10.000 nuove diagnosi, con un incremento annuo di circa il 10%: sono perciò sempre più numerose le famiglie in cui c'è almeno un celiaco e anche le mamme preoccupate di introdurre il glutine nello svezzamento al momento giusto, per ridurre il più possibile il pericolo che il bimbo diventi celiaco. Per verificare se realmente il momento della prima introduzione del glutine abbia un effetto sulla successiva probabilità di ammalarsi un gruppo di bambini ha ricevuto la prima pappa con il glutine a sei mesi, l'altro a dodici mesi. Tutti sono stati analizzati per la presenza dei geni che predispongono alla celiachia e sono stati seguiti poi per dieci anni, così da registrare i nuovi casi e capire se vi fosse una correlazione fra la comparsa della malattia e la tipologia di svezzamento e allattamento.
Questo studio di oltre 700 bambini in 20 centri di tutta Italia, a cui Reggio Emilia e la regione Emilia Romagna hanno contribuito con diverse decine di casi seguiti, tranquillizza le mamme dimostrando che non è necessario aspettare troppo né sperimentare cibi con glutine molto presto: nei bambini senza una forte predisposizione genetica alla celiachia, il momento in cui il glutine entra nella dieta non influisce sulla probabilità di ammalarsi; nei piccoli ad alto rischio, invece, introdurre il glutine dopo i dodici mesi aiuta a ridurre il pericolo di celiachia. 

di Sergio Amarri 
Direttore S.C. Pediatria 

Introduction of Gluten, HLA Status, and the Risk of Celiac Disease in Children
E Lionetti, S Castellaneta, R Francavilla, A Pulvirenti, E Tonutti, S Amarri, M Barbato, C Barbera, G Barera, A Bellanton, E Castellano, G Guariso, MG Limongelli, S Pellegrino, C Polloni, C Ughi, G Zuin, A Fasano, C Catassi, for the SIGENP (Italian Society of Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition) Working Group on Weaning and CD Risk
N Engl J Med 2014; 371:1295-1303