E’ arrivato! Aperto da metà Gennaio l’ambulatorio accessi venosi

Sette infermieri e tre medici i componenti del Team PICC 

 
Sette infermieri e tre medici i componenti del Team PICCAl termine di una lunga fase di formazione specifica, è partito lo scorso 16 gennaio l’ambulatorio accessi venosi. 
Scopo della attività è il posizionamento, con metodo ecografico, di cateteri vascolari PICC, Mid-line e Leader-chat. 
Si tratta di cateteri che vengono posizionati nelle vene del braccio per consentire la somministrazione della terapia endovenosa a pazienti con “scarso” letto venoso o che debbano assumere farmaci irritanti, completando la rosa degli strumenti a disposizione per la terapia infusiva. 
Il loro inserimento può avvenire sia in ambiente protetto (ambulatorio chirurgico, sala operatoria) che al letto del malato ed è svolto da un infermiere che diviene il principale impiantatore
 
L’ambulatorio, che afferisce alla Direzione delle Professioni Sanitarie, rappresenta un importante traguardo professionale ed assistenziale. In sinergia con quanto previsto dalle principali linee guida internazionali, l’ambulatorio apre nuovi scenari e possibilità nei percorsi clinico-assistenziali e pone ancora più attenzione al dolore provocato dai “quotidiani buchi d’ago” e dagli stravasi di sostanze. 
 
La peculiarità dell’ambulatorio risiede nella filosofia che ne è alla base, fondata sulla autonomia applicativa dell’infermiere e sulla strutturazione e integrazione del team multiprofessionale
La salvaguardia del letto venoso del paziente insieme alla sua presa in carico per l’esecuzione delle terapie prescritte, punta a una visione di maggiore ampiezza temporale passando da una modalità di utilizzo orientata all’approccio hic et nunc a una basata sull’intero percorso assistenziale e sulla necessità di conservare/tutelare l’insieme dei bisogni della persona assistita. 
 
Artefice del progetto è il “Team PICC” composto da 7 infermieri - Bigliardi Marco, Valli Francesco, Dallari Gina, Ascione Carmela, Campagna Salvatore, Pagano Maria Teresa, Barozzi Elena - e 3 medici, Benassi Brunella, Torelli Cristina, Fama Angelo. Tutti insieme valutano le necessità applicative, si confrontano e supportano nell’applicazione pratica. 
È preziosa la collaborazione interprofessionale all’interno del “Team Picc”  sul versante della appropriatezza in termini di sicurezza e correttezza applicativa, tempi di risposta, scelta del presidio in linea con il percorso diagnostico-terapeutico. 
 
Ad un mese dall’apertura sono stati applicati oltre 130 cateteri (vedi tabella 1) e il gradimento dell’utenza e dei colleghi testimonia la positività del progetto. 
 
L’attivazione del “Team Picc”  avviene a seguito di prescrizione del medico responsabile e tramite invio di richiesta alla casella di posta elettronica dedicata (servizio accessi venosi). Le attività base dell’ambulatorio prevedono, oltre all’impianto dei dispositivi, consulenze decisionali, supporto tecnico per medicazioni o altre criticità. Per tutto questo è possibile fare riferimento al numero telefonico interno 1672. 
 
Anche se siamo solo agli inizi possiamo azzardare affermando che l’accesso venoso ha finalmente acquisito l’importanza e visibilità che meritava nel percorso assistenziale, come più volte anche i nostri pazienti avevano auspicato.
  
di Roberto Caroli 
Responsabile Funzione Rischio e Procedure Assistenziali DPS 
Responsabile del progetto Ambulatorio accessi venosi per la DPS