Lombroso

Fine 800

Il padiglione venne costruito a fine ‘800 per ospitare i pazienti cronici tranquilli. Così viene descritto dal direttore Tamburini: “Consta di un atrio, preceduto da un lungo porticato, a cui fanno seguito quattro vasti ambienti, due per parte, destinati a refettori e locali di soggiorno. Una larga scala conduce al piano superiore, dove sono 4 ampi dormitori, un atrio coi lavabo, e delle stanze per Infermieri.” All’epoca si chiamava “casino Galloni”.

1907

Nel 1907 i regolamenti della “Legge Giolitti” obbligano gli ospedali psichiatrici a dotarsi di un padiglione separato per i prosciolti: il “casino Galloni” viene trasformato in “padiglione Lombroso”, dotato di due ali di celle e separato dal resto del San Lazzaro da un muro. 
Il Codice Rocco, il codice penale italiano, stabilisce che i prosciolti vengano ricoverati in strutture esterne agli ospedali psichiatrici, nei manicomi criminali (poi ospedali psichiatrici giudiziari). Il Lombroso diventa il padiglione per i “furiosi”, i ricoverati più agitati.
Il pittore Antonio Ligabue è ricoverato per la terza volta al San Lazzaro; trascorre alcuni giorni anche presso il padiglione Lombroso.

2009

Nel 2009 inizia il restauro del padiglione, che dal 2012 ospita il Museo di storia della psichiatria:  https://www.musei.re.it/sedi/museo-della-psichiatria/
 

Ultimo aggiornamento: 13/09/24