Parto senza dolore: ampliata l’offerta del Santa Maria Nuova. Intervista a Giorgio Danelli
Formazione mirata per anestesisti e ostetriche e aggiunta di un turno di guardia notturna per consentire il servizio nelle 24 ore, compresi i festivi

La prestazione è stata attivata in regime istituzionale a partire dal 20 febbraio per tutte le donne che vogliano candidarsi a questo percorso e che abbiano i requisiti indispensabili a rendere tale metodica quanto più sicura. Il percorso è gestito da un team di anestesisti dedicati che garantirà l’assistenza 24 ore su 24, festivi compresi, in stretta collaborazione con i ginecologi e le ostetriche della struttura. Sino ad oggi la possibilità di partorire in analgesia era presente ma sottoposta a vincoli organizzativi che ne limitavano l’offerta. Alle donne interessate a partorire con epidurale sarà chiesto di prendere parte a un incontro informativo di gruppo alla presenza delle figure dell’anestesista e dell’ostetrica. L’appuntamento sarà a cadenza mensile, rivolto alle gestanti che abbiano superato la 30a settimana di gravidanza, avrà la durata di circa 2 ore e sarà ad accesso libero, senza prenotazione. Durante l’incontro saranno spiegate le modalità, i vantaggi e le controindicazioni alla metodica.
A fine periodo di gestazione, intorno alla 37a settimana, la donna eseguirà gli esami ematochimici di routine e porrà richiesta di visita anestesiologica per parto analgesia al medico o all’ostetrica che l’ha seguita sino a quel momento. Per poter usufruire dell’anestesia epidurale, infatti, è richiesta l’idoneità anestesiologica. In prossimità del parto sarà ancora la donna a compiere la scelta finale di confermare oppure no la preferenza per questa metodica.
La novità arriva grazie a un percorso formativo ad hoc che impegna diverse professionalità del Santa Maria Nuova, ospedale che nell’anno 2016 ha visto 2047 parti su un totale di 4.055 dell’intera provincia di Reggio Emilia. Calendario, orari e sede degli incontri sono pubblicati sul sito internet nella pagina dedicata www.asmn.re.it/partoanalgesia.
Incontriamo Giorgio Danelli, da qualche mese direttore della Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione del Santa Maria Nuova
Cosa ha comportato predisporre il percorso per la parto analgesia?Sicuramente uno sforzo organizzativo e di formazione con la creazione di un team ad hoc e l’istituzione di un turno di guardia in più degli anestesisti e rianimatori dedicato all’Ostetricia. Nonostante il grande impegno organizzativo e personale (legato al tipo di lavoro differente) il nostro servizio ha creduto fortemente nell’introduzione di questa metodica, ritenendo che rivesta un ruolo fondamentale nel garantire un inizio della maternità più sereno. Credo che lo dovessimo a questo ospedale che accoglie la metà dei parti della provincia.
Come è stato strutturato il nuovo iter?
Parole chiave per noi sono sicurezza, controllo del dolore, dignità della paziente, gratuità. Istituire questo servizio ha implicato far interagire figure professionali fra loro diverse: ostetriche, anestesisti, ginecologi e neonatologi. I professionisti coinvolti hanno costruito un percorso per le donne in gravidanza fisiologica tale da garantire a tutte quelle che ne facciano richiesta la possibilità di essere sottoposte a partoanalgesia in modo sicuro e totalmente gratuito, di giorno, di notte e nei festivi.
In che modo sarà perseguita la massima sicurezza?
Le pazienti saranno preliminarmente valutate da anestesisti dedicati i quali analizzeranno eventuali controindicazioni assolute legate all’anestesia stessa. È fortemente sconsigliata nei casi in cui siano presenti malattie della coagulazione, patologie neurologiche oppure aspetti relativi a terapie in atto o a farmaci assunti che controindichino l’autorizzazione in sicurezza di questa tecnica.
Sicurezza per la madre e anche per il bambino?
La metodica viene utilizzata in piena sicurezza sia per la mamma che per il bambino tant’è che si possono verificare situazioni particolari al termine della gravidanza che portano a decidere all’ultimo momento di non utilizzare la tecnica a salvaguardia della salute della mamma e del figlio. Ad esempio casi come la gestosi o complicanze di varia natura della gravidanza.
Com’è composta la squadra?
In totale in reparto abbiamo a disposizione 29 anestesisti. A oggi di questi ne sono stati formati 10 ed è prevista una formazione continua sul campo che coinvolgerà a breve altri 5 professionisti.
Come informare le donne di questa nuova possibilità e di come funziona?
A parte gli incontri informativi e gratuiti obbligatori organizzati mensilmente, sono stati predisposti opuscoli contenenti le informazioni utili da distribuire nei consultori e nelle sale d’attesa e sono scaricabili sul sito internet dell’Arcispedale. A breve sarà disponibile anche la traduzione in diverse lingue.
Che risposta si attende?
Nei primi mesi prevediamo un aumento del 10-20% nella richiesta della metodica. In un secondo momento crediamo si verificherà un trend in crescita. Il dato dovrà tenere conto del fatto che il Santa Maria Nuova è centro hub per le patologie ginecologiche e molte pazienti non hanno i requisiti clinici per accedere in sicurezza alla parto analgesia. Al di là delle percentuali, mi auguro che la parto analgesia consenta alle mamme di vivere in modo più sereno il parto riducendo lo stress materno e fetale.
Ultimo aggiornamento: 23/02/17