Persone della Formazione nell’Azienda Santa Maria Nuova

L’eredità di Marzia Prandi 

Formazione al Santa Maria NuovaLa misura della creazione e produzione della conoscenza disponibile determina la dimensione del capitale intellettuale, immateriale e intangibile prodotto dalla formazione, dalle relazioni e dall’innovazione nei gruppi professionali e nella comunità. 
La disponibilità di capitali intangibili in rapporto ai capitali tangibili, rappresentati dai beni e prodotti, determina il livello di competitività dei gruppi e la loro capacità di creare organizzazione e civismo. 
Nei 10 anni di collaborazione con tutto il personale della Rete Aziendale della Formazione e in particolare con Marzia Prandi, referente aziendale per la formazione delle Professioni Sanitarie fino all’agosto 2015, ho avuto conferma che i capitali intangibili si alimentano, si misurano e producono opportunità. 
 
Dalla lettura di alcune citazioni che Marzia considerava di riferimento si evince l’attenzione posta alle “Persona” in Formazione: 

"L'eccellenza sta nel coraggio di esprimere tutto ciò che si ha dentro, compresi i propri limiti" (Jan Ardui)

"E' molto di più e molto più importante ciò che gli esseri umani hanno in comune, di quello che ognuno tiene per sè e lo distingue dagli altri" (Hermann Hesse) 

"Dopo un raccolto ne viene un altro" (Alcide Cervi) 

"Imparare è un'esperienza: tutto il resto è solo informazione" (Albert Eistein) 

"Noi vediamo lo splendore di una nuova pagina dove tutto ancora può accadere" (Rainer Maria Rilke) 

Emerge il valore della singolarità nella pluralità, la cura del sè insieme agli altri e l’importanza di coniugare le evidenze con le emozioni che si vivono e si producono nella crescita all’interno dei gruppi. 
La Formazione sviluppata negli ultimi 3 anni è stata orientata, con il contributo di Marzia, allo sviluppo delle competenze indispensabili per la realizzazione di servizi alla persona quali sono quelli sanitari. 
Oltre alle competenze tecnico professionali, siamo stati sollecitati allo sviluppo delle capacità relazionali, all’etica del servizio ed all’agire in sicurezza. Allo sviluppo di competenze distintive individuali e dei gruppi di lavoro è stata sempre associata una fase di autovalutazione, basata su scale qualitative differenti in rapporto alle diverse esperienze di lavoro. 
La metafora sulla quale Marzia ci ha fatto riflettere è stata “L’albero delle competenze”, con un tronco comune fatto dalle competenze trasversali a tutti i professionisti, con dei rami rappresentati dalle funzioni caratterizzanti le singole professionalità e le micro competenze rappresentate dalle foglie, attività del quotidiano da cui prende respiro tutta la pianta. 
L’albero delle competenze può essere, appunto, la metafora intangibile a cui far riferimento per realizzare frutti utili ed opportunità per chi lo coltiva e ne fruisce nel tempo. 
A chi continuerà a coltivare “l’albero delle competenze” il compito di vedere i frutti degli anni di impegno profusi nella formazione da Marzia, che ci diceva quando proprio non riusciva a raggiungerci: "…grazie comunque di avere creato un’altra occasione per aprire le menti e i cuori...”. 
 
di Salvatore De Franco 
Direttore Formazione, Qualità, Rapporti con Università e Terzo Settore