Sono state istituite le reti provinciali interaziendali ortopedico-traumatologica e oncologica


L’istituzione, da parte dell’Azienda USL e dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, delle due reti provinciali interaziendali di ortopedia-traumatologia e di oncologia propone un modello organizzativo volto a favorire ulteriori forme di collaborazione nell’ambito di una programmazione sanitaria sempre più condivisa.
Le due nuove reti, che si inseriscono a pieno titolo nelle fasi organizzative che precedono la programmata unificazione delle due aziende, sono la sede in cui si definiscono i percorsi diagnostici terapeutico-assistenziali per favorire e privilegiare l’integrazione tra componenti ospedaliere e territoriali, riducendo la variabilità clinica.
 
In particolare, la rete provinciale interaziendale ortopedico-traumatologica dovrà individuare équipe itineranti costituite da professionisti con competenze specifiche, che possano svolgere attività nei diversi ospedali, anche mediante interscambio di professionisti tra le diverse Unità Operative finalizzato alla continua crescita professionale del personale medico, nonché alla loro qualificazione  sotto il profilo specialistico.
Vista la crescente difficoltà nel reperire specialisti, la rete consentirà l’uso ottimale delle risorse umane e tecnologiche, garantendo omogeneità di trattamento in ambito provinciale. La rete dovrà, inoltre, elaborare ipotesi di riorganizzazione delle attività in regime di urgenza  in ambito provinciale finalizzata ad una migliore e più efficiente gestione delle risorse professionali, tecnologiche e strutturali.
La direzione della rete è stata affidata al Dottor Ettore Sabetta, direttore della struttura complessa di ortopedia e traumatologia dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
 
Per quanto riguarda la rete provinciale interaziendale oncologica, la letteratura scientifica, in coerenza con la normativa regionale e nazionale, indica la patologia oncologica come ambito sul quale articolare un’offerta sanitaria che tenga conto dei volumi di attività, del rapporto volume/qualità della prestazione, del miglior utilizzo delle risorse umane e tecnologiche e di un approccio multidisciplinare e multiprofessionale.
Obiettivo della rete sarà quindi quello di garantire un modello organizzativo che governi i collegamenti tra tutte le strutture territoriali e ospedaliere per facilitare la continuità ospedale-territorio, interfacciandosi con la rete delle cure palliative e con gli hospice.
Dal secondo semestre 2016 al CORE sarà attiva la nuova centrale di produzione di farmaci antiblastici che preparerà i farmaci antitumorali ed ancillari per tutta la provincia, secondo protocolli di trattamento condivisi. Ulteriore obiettivo della rete sarà quello di introdurre modalità organizzative che prevedano la rotazione dei medici oncologi tra i diversi ospedali, ottimizzando l’utilizzo delle risorse umane e tecnologiche. Anche il miglioramento dell’accessibilità rientra tar i compiti della rete, garantendo la gestione diretta di pazienti in follow up e il supporto psicologico, sociale e riabilitativo in tutte le sedi ospedaliere.
La direzione della rete oncologica è stata affidata al Dottor Giancarlo Bisagni, coordinatore della Breast (mammella) Unit Integrata (il gruppo di professionisti delle due aziende strutturato per assistere le donne affette da tumore al seno, nato in linea con le indicazioni della Regione Emilia-Romagna e delle principali linee guida internazionali).
 
 
Gli uffici stampa

Foto del dott. Ettore Sabetta
Foto del dott. Giancarlo Bisagni

 

Ultimo aggiornamento: 27/06/16