Tumori Polmonari

Il carcinoma polmonare è la prima causa mondiale di mortalità legata ai tumori. Il carcinoma polmonare non-a-piccole cellule (NSCLC) è la variante più comune e rappresenta l’80-85% dei casi. Malgrado l’introduzione di terapie innovative, la prognosi rimane infausta, con una sopravvivenza del 16% a 5 anni.

La risposta alle terapie attualmente disponibili è spesso limitata dall’insorgenza di resistenza primaria o acquisita, rendendo urgente la necessità di sviluppare strategie terapeutiche nuove e più efficaci.

Validazione pre-clinica di un nuovo approccio terapeutico per il carcinoma polmonare: caratterizzazione di EGLN1 come nuovo bersaglio

Giulio Verna, Alessandra Grieco, Valentina Sancisi

Allo scopo di identificare nuovi geni di dipendenza che potessero essere utilizzati come nuovi bersagli terapeutici, abbiamo effettuato uno screening genomico attraverso la tecnologia CRISPR/Cas9. I dati ottenuti sono stati analizzati con un approccio di genomica funzionale, che integrava diverse fonti di dati genomici e farmacologici. Grazie a questa strategia, abbiamo identificato e validato EGLN1 come nuovo gene di dipendenza nel carcinoma polmonare con mutazione in KRAS. Il gene EGLN1 codifica per la prolil-idrossilasi PHD2, ossia il sensore dell’ossigeno che regola l’attività del fattore di trascrizione HIF. Questi risultati sono particolarmente promettenti, in quanto gli inibitori di EGLN1 sono in studio per il trattamento dell’anemia e potrebbero essere facilmente trasferiti in ambito oncologico.
L’obiettivo principale di questo progetto è caratterizzare la funzione pro-oncogenica di EGLN1, considerando sia la sua attività nelle cellule tumorali che nel microambiente. Inoltre, ci proponiamo di valutare l’efficacia degli inibitori di EGLN1, in diversi modelli pre-clinici, come organoidi derivanti da pazienti e modelli animali.

Caratterizzazione di determinanti molecolari che regolano l’attività citotossica delle cellule Natural Killer

Valentina Fantini, Valentina Sancisi PI (Principal Investigator) 

L’attività delle cellule Natural Killer (NK) è importante per mantenere la sorveglianza immunitaria su molti tipi di tumori, incluso il carcinoma polmonare. Le cellule NK hanno un forte potenziale sia come terapia cellulare sia come target terapeutico. Nel nostro laboratorio, abbiamo osservato come gli inibitori delle proteine BET (BETi) siano in grado di stimolare l’attività citotossica delle cellule NK. Sorprendentemente, il 15% dei geni deregolati dai BETi è costituito da RNA non codificanti (lncRNAs). Lo scopo principale di questo progetto, è identificare e caratterizzare determinanti molecolari che modulano l’attività delle cellule NK, con speciale attenzione ai lncRNAs. I risultati di questo studio, non solo aumenteranno la nostra conoscenza sulla biologia delle cellule NK, ma ci forniranno anche nuovi marcatori della loro attività e nuovi possibili bersagli terapeutici.
 

Ultimo aggiornamento: 30/09/24