Antibiotici, utili se usati bene e niente fai da te

La Regione rilancia la campagna di informazione. L'assessore Venturi: "Farmaci preziosi, vanno utilizzati in modo corretto e appropriato"

Sono importanti, spesso decisivi. Ma vanno usati bene, secondo le indicazioni date dal medico, senza avventurarsi in pericolosi fai-da-te.
C’è sempre più attenzione, in Emilia-Romagna, verso un uso corretto degli antibioticitanto più se i pazienti sono bambini. Lo dicono i dati 2017 su consumi e prescrizioni: la riduzione del ricorso a questi farmaci, efficaci solo se vengono utilizzati correttamente, si registra in tutte le fasce di età, in particolarenell’infanzia, che lo scorso anno ha visto un calo delle prescrizioni del 35% rispetto al 2010. Calo ancora più consistente (- 37%) nei più piccoli, fino ai 6 anni.

Complessivamente nel 2017 sono state 16,8 le dosi medie giornaliere di antibiotico ogni 1.000 abitanti- 5% rispetto al 2016, - 16% se confrontato al 2010.Risultati virtuosi, ottenuti anche grazie all’aumentata consapevolezza dei rischi associati a un uso eccessivo e agli strumenti informativi messi in campo per sensibilizzare i cittadini. A partire dalla campagna di comunicazione della Regione, che viene rilanciata in occasione della Giornata europea sull’uso degli antibiotici, domenica 18 novembre.

 

La campagna del Servizio sanitario regionale 

“Antibiotici. È un peccato usarli male. Efficaci se necessari, dannosi se ne abusi”: questo lo slogan della campagna, che si presenta anche quest'anno con locandinevideo, opuscoli, infografiche e gif animate. Diversi gli strumenti messi in campo per sensibilizzare i cittadini a un uso corretto di questi farmaci, disponibili negli ambulatori di medici e pediatri, negli spazi pubblici del Servizio sanitario regionale e nella pagina dedicata sul portale Salute della Regione. La campagna proseguirà anche a gennaio e febbraio 2019, sul web e sulle pensiline delle fermate dei bus di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

 

Antibiotici: l’uso corretto è fondamentale

La resistenza dei batteri agli antibiotici è un problema di sanità pubblica, come testimoniano i dati epidemiologici a livello nazionale e internazionale, perché favorisce il diffondersi di germi ancora più resistenti e sempre più difficili da contrastare. Per esempio, per alcune infezioni comuni come raffreddore e influenza, gli antibiotici non servono; in questi casi, la soluzione migliore è aspettare che l’infezione faccia il suo decorso naturale, usando solo rimedi per alleviare i sintomi.
L’invito rivolto ai cittadini è di lasciare che sia il medico a decidere se gli antibiotici servono oppure no. Se viene prescritto l’antibiotico, occorre seguire alcune regole: rispettare dosi e orari indicati; completare tutte le dosi anche se dopo un paio di giorni ci si sente meglio; contattare il medico se compaiono effetti indesiderati.

 

Resistenze agli antibiotici, la situazione in Emilia-Romagna

I dati del sistema di sorveglianza regionale hanno rilevato negli ultimi anni una stabilità delle resistenze agli antibiotici e, in alcuni casi, anche una riduzione. Il problema, tuttavia, è ancora presente, soprattutto in ospedale. Ci sono però segnali incoraggianti; ad esempio, per il microrganismo Streptococcus pyogenes, causa della faringo-tonsillite nei bambini, la resistenza all’eritromicina si è ridotta in maniera molto significativa, passando dal 23% nel 2007 al 7% nel 2017.


Ultimo aggiornamento: 25/10/21