Come possiamo parlare dei nostri problemi e bisogni?

Ognuno comunica in modo diverso. Alcune persone sono più aperte riguardo ai propri sentimenti e alle proprie emozioni rispetto ad altre, ad alcune piace parlare molto, ad altre no. Di solito le persone che riescono a comunicare tra di loro si capiscono meglio. Occorre in ogni caso che ognuno rispetti i limiti o le preferenze dell’altro. Di norma, è utile confrontarsi e verificare quali argomenti l’altra persona desidera affrontare. 

I consigli che seguono potranno aiutarvi a parlarvi e ad ascoltarvi in modo più costruttivo. Scegliete i suggerimenti giusti per voi e cercate di metterli in pratica insieme con regolarità. 

 

Mostratevi aperti 

  • Destinate sempre una parte del tempo libero a parlare. Di solito familiari e amici considerano la malattia come una preoccupazione comune. Pertanto, se lavorate come una squadra supportandovi a vicenda e cercando di risolvere i problemi insieme, ciascuno di voi ne trarrà beneficio.
  • La comunicazione è un processo continuo, non un evento isolato. Potete parlare dei problemi più grandi un po’ alla volta.
  • Mantenere una comunicazione aperta non significa che dovete dirvi tutto o che dovete parlare sempre della malattia. Va bene tenere per sé certi pensieri o sentimenti. Non dimenticate di parlare di altre cose oltre alla malattia. 

 

Siate ricettivi 

  • Cercate di apprezzare e comprendere il punto di vista dell’altro, anche se è radicalmente diverso dal vostro. 
  • Prestate molta attenzione a come i vostri commenti potrebbero influire sulle persone che vi stanno vicino. 
  • Cercate di essere consapevoli del linguaggio del vostro corpo. Mantenete una postura aperta. Controllando la propria postura, si può invitare o scoraggiare l’altro a iniziare una conversazione. Ad esempio, potete orientare il vostro corpo nella direzione della persona con cui state parlando. 

 

Siate preparati 

  • Quando si teme di entrare in conflitto o di affrontare un argomento difficile, potrebbe essere utile prepararsi alla conversazione. Ciò consente di organizzare i pensieri, farsi venire in mente idee, spunti e così via. Preparare quello che volete dire e prendere degli appunti vi permetterà di dire cose che normalmente dimentichereste durante la conversazione. 
  • Utilizzate “messaggi in prima persona”. Vale a dire iniziate le frasi con espressioni del tipo: “Credo...”, “Penso...”. In questo modo metterete l’accento su cosa vi preoccupa, su cosa vi irrita o su cosa è difficile per voi. Questo tipo di messaggi non si focalizzano su quello che l’altra persona fa di sbagliato, ma sull’effetto che ha su di voi. 

 

Immagine sulla domanda Come possiamo parlare dei nostri problemi e bisogni?Suggerimento: Quando si tratta di fare scelte importanti sulle terapie e sul piano di cura, la decisione viene spesso lasciata al malato. Porvi reciprocamente una domanda come “...Quindi, cosa ne pensi?” vi consentirà di condividere le vostre esperienze e le vostre opinioni, e di sentirvi maggiormente coinvolti e supportati l’uno dall’altro. In questo modo, potrete avviare insieme un dialogo su questioni importanti, in cui poter prendere decisioni che facciano sentire entrambi a proprio agio. Affrontare uniti la malattia e ciò che ne consegue può rendere tutto più tollerabile. 

 

 

 

 


Questo progetto è stato finanziato dal programma di ricerca e innovazione dell'Unione Europea Horizon 2020 con contratto di finanziamento No. 825722

Ultimo aggiornamento: 03/07/25