Comunicato in risposta alle dichiarazioni del Sindaco Bini

08/04/19

Dalle verifiche sul caso segnalato pubblicamente su media locali, fatti i doverosi riscontri con i professionisti, risulta che il percorso clinico-assistenziale sia stato corretto e appropriato, in particolare per quanto attiene i controlli effettuati all’Arcispedale di Reggio Emilia, in relazione alle condizioni materne e fetali ed al quadro clinico, che non era di semplice controllo routinario.

Questo non vuol dire che nella gestione di un sistema sanitario molto complesso non possano verificarsi in alcuni casi problemi, disguidi, disagi per i cittadini.

Nel 2018 l’Azienda USL di Reggio Emilia ha erogato 70.000 ricoveri ospedalieri e nell’ambito della specialistica ambulatoriale 800.000 prestazioni diagnostiche, 730.000 visite, 16.000 prestazioni di riabilitative—terapeutiche, 5,3 milioni di esami di laboratorio. Siamo consapevoli che non tutto possa andare sempre nel verso giusto rispetto alle legittime aspettative dei pazienti. Poiché non ci nascondiamo dietro un dito e siamo consapevoli che si può sempre migliorare, è attiva una procedura di ricezione dei reclami. Questa procedura consente di raccogliere segnalazioni per poter rispondere in modo puntuale e tempestivo, nel rispetto della privacy, e con l’obiettivo, oltre che di fornire agli interessati tutte le spiegazioni necessarie, anche di cogliere spunti per il miglioramento dell’assistenza.

I cittadini possono infatti segnalare rilievi, reclami o elogi agli Uffici Relazioni con il Pubblico, di persona, per posta, per posta elettronica, posta certificata o inviando una segnalazione dal sito internet aziendale.

La gestione delle segnalazioni è regolata da una procedura e tutte le segnalazioni ricevono una risposta entro 30 giorni, salvo casi particolarmente complessi che possono richiedere tempi un po’ più lunghi.

Nel caso in oggetto non è pervenuto alcun reclamo.

Reclami URP – anno 2018

 

Numero di reclami assistenza ospedaliera

% reclami

assistenza

ospedaliera

Numero di reclami assistenza

territoriale

% reclami

assistenza territoriale

Numero totale di reclami

% reclami

totale

reclami totali su popolazione residenza ‰

reclami sui ricoveri ospedalieri ‰

Distretto CNM

12

2,7%

11

4,6%

23

3,4%

1,2 ‰

0,69 ‰

Azienda

434

100%

238

100%

672

100%

6,2 ‰

2,7 ‰

 

 

 

 

 

 

 

 

Ogni segnalazione viene attentamente valutata perché si può sempre migliorare e ci impegniamo ogni giorno per questo. Non può essere però la singola segnalazione fatta sui social o sui media, non verificata né analizzata in modo approfondito, a costituire un parametro oggettivo di giudizio. Tra l’altro su un caso dove l’invio all’ospedale di Reggio era, a giudizio dei professionisti, non solo ampiamente motivato ma necessario in relazione alle condizioni cliniche e al sospetto diagnostico. Per parte nostra riteniamo che il giudizio dei clinici, in scienza e coscienza, rimane, in materia di sicurezza e appropriatezza dell’assistenza, sovrano e insindacabile. Se anche questo viene messo in discussione il sistema sarà ingestibile perché si determinerà una reciproca e progressiva perdita di fiducia tra i professionisti e i loro pazienti. Con risultati non difficili da prevedere.

Riteniamo infine che il sindaco Bini, proprio per il ruolo istituzionale che ricopre, prima di attaccare l’Azienda sanitaria e i suoi professionisti avrebbe dovuto, per principio di cautela e prudenza, richiedere maggiori informazioni sul caso specifico. Sarebbe bastata una telefonata. Come azienda e come professionisti non riteniamo che i social network e i media siano il luogo idoneo per trattare questi casi, anche e soprattutto per la tutela della privacy dei cittadini.

Riteniamo ingenerosi i giudizi espressi sui servizi garantiti nell’area materno-infantile soprattutto per tutti i professionisti che con grandi sacrifici stanno garantendo una assistenza di qualità al territorio. Non è assolutamente vero che abbiamo disatteso a quanto previsto nel programma S. Anna Plus, tra l’altro inserito nel PAL ospedaliero di recente approvazione. Tanto più che programma S. Anna Plus prevede un gruppo congiunto di monitoraggio sullo stato di attuazione dei progetti che fa riferimento diretto al sindaco Bini.

Per quanto attiene ai servizi dedicati al percorso nascita previsti nel programma S. Anna Plus sono stati attivati:

  1. il registro delle gravidanze (presente solo nel distretto montano)
  2. il servizio di puerperio post-partum a domicilio (home visiting)
  3. il trasporto assistito con ostetrica
  4. il potenziamento dei consultori
  5. il potenziamento dell’ ambulatorio della gravidanza a termine
  6. la consulenza telefonica di assistenza alla gravidanza
  7. la istituzione di una pediatria integrata ospedale-territorio con lo sviluppo di una competenza distintiva sul bambino cronico.

In un territorio, quello del distretto montano, che nel 2018 ha registrato 182 parti. Nel 2017 i parti delle donne residenti erano stati 235 di cui 46 effettuati presso il S. Anna nei primi 8 mesi dell’anno (1,5 parti/settimana).

Per quanto riguarda infine la richiesta di reintroduzione della pronta disponibilità ginecologica, confermiamo al sindaco Bini, come anticipato più volte per le vie brevi, di avere sottoposto la proposta all’analisi dei professionisti del Dipartimento Materno Infantile con la supervisione esterna di autorevoli esponenti del percorso nascita regionali e nazionali, di cui siamo in attesa di parere. Anche per questo aspetto il giudizio dei clinici rimane,  in materia di sicurezza e appropriatezza dell’assistenza, sovrano e insindacabile.

 

La Direzione Generale


Ultimo aggiornamento: 24/10/21