Consegna pacchi ausili per incontinenza - alcune precisazioni in merito

09/03/17

Alla redazione de Il Resto del Carlino

 

Alcune precisazioni in merito all’articolo pubblicato dal vostro quotidiano l’8 marzo scorso in cui viene segnalata la consegna di pacchi di ausili ad assorbenza al domicilio di un utente deceduto. Nel caso specifico la ditta fornitrice si è dimostrata inadempiente degli obblighi inseriti nella gara d’appalto.

Le norme contrattuali infatti prevedono che prima di procedere alla consegna, il personale della ditta fornitrice deve contattare telefonicamente la persona a cui è destinata la fornitura, comunicando la data di consegna. Essendo una consegna avvenuta il 27 febbraio si può presumere che  abbiano chiamato il 24 o il 25 dello stesso mese, perché la chiamata viene fatta pochi giorni prima della consegna.

All’atto della consegna il corriere deve leggere con una penna ottica la tessera TEAM del cittadino a cui è destinata la fornitura. La lettura della tessera TEAM consente di registrare in automatico sulla bolla l’avvenuta consegna; copia della bolla viene consegnata all’utente. Sempre secondo le norme contrattuali il corriere non può depositare il materiale davanti a cancelli o ingressi, anche perché in questo caso mancherebbe la firma di avvenuto ritiro del materiale. 

Ora in considerazione del fatto che la signora era deceduta da quasi 2 mesi, si può presumere che nessuno abbia risposto alla telefonata e che il corriere abbia ritenuto di lasciare comunque il materiale davanti a casa, pur in assenza del destinatario della fornitura.  

Ci scusiamo per l’accaduto, che abbiamo condiviso con la ditta affinché episodi simili non si ripetano in futuro.

Ufficio Comunicazione


Ultimo aggiornamento: 28/10/21