Formare le persone: un ponte per il futuro
L’Empowerment come strategia per potenziare i risultati della formazione e contribuire al benessere individuale
É sulla relazione tra persone che vogliamo fondare il nostro modello formativo per comprendervi tutti i soggetti che ne fanno parte: il cittadino-paziente in termini di in-formazione, quando viene svolta educazione terapeutica e riabilitazione socio-sanitaria, ed il dipendente-professionista.
Il modello di formazione proposto per il biennio 2013-2014 è prioritariamente rivolta alle persone che agiscono nell’Azienda.
Con esso si intende recuperare il senso e la voglia di sentirsi attori vitali delle sfide che si incontrano nel corso della giornata lavorativa, cercando alternative di scelta per sentirsi consapevolmente responsabili delle proprie azioni. Partendo dal presupposto che affrontare le situazioni genera nuovi problemi ma anche nuove opportunità e certezze.
Attraverso la formazione “orientata alla persona” è possibile tentare di capire ed orientare innanzitutto se stessi in un contesto che cambia continuamente, agire e ricollocarsi in collaborazione con gli altri.
Il modello formativo basato sull’empowerment della persona pone l’attenzione su tecniche e strumenti che aiutano a sentirsi protagonista della propria vita, sfruttando al meglio le proprie risorse e recuperando capacità di innovare.
L’educazione all’empowerment invita ad interrogarsi sulle proprie possibilità personali rispetto agli obiettivi scelti o proposti. In questo vi è uno stimolo a porsi in modo proattivo, guardando l’azione che si compie in termini di esito e non soltanto di risultato. L’empowerment prevede una iniziale riflessione su cosa vuole essere la persona stessa prima dell’azione. A questo segue una “sperimentazione” anche solo nell’accettare di lavorare in un ambiente nuovo che può offrire occasioni e possibilità.
La formazione, in quest’ottica, non è solo ascolto ed apprendimento ma anche sperimentazione e valutazione di come poter esprimere le proprie risorse personali in rapporto all’ambiente esterno.
Tutte le situazioni della vita, non soltanto quelle lavorative, divengono opportunità di scelta e creazione di possibilità e vengono valutate come positive, pur implicando assunzione di responsabilità. Proprio questo darà alla persona la soddisfazione di essere protagonista nella vita.
La formazione delle Persone all’empowerment è indicata per le realtà aziendali che si caratterizzano per il cambio frequente della tipologia di utenti/pazienti e per la diversificazione delle prestazioni, dei servizi e quindi delle scelte strategiche. In queste condizioni viene sollecitata la capacità di scelta tra opzioni diverse ed è richiesta un’azione continua di esplorazione, di sperimentazione e quindi di “possibilitazione”: nuova organizzazione, nuove tecnologie, nuovi percorsi.
La formazione della persona all’empowerment realizza un investimento sulla autoefficacia (self efficacy) in quanto porta a recuperare non fuori ma dentro di sé le risorse possedute per affrontare con speranza e positività le sfide che si presentano, portando la persona ad agire attraverso speriment-azioni.
Le fasi operative del processo di formazione delle persone all’empowerment
La formazione all’empowerment della persona agisce attraverso un processo di sviluppo che inizia con un’idea di nuova possibilità, che viene provata e sperimentata. Ogni miglioramento, anche piccolo, registrato si integra nella naturale condotta della persona stessa.
Se il vantaggio possibile è concreto, il processo è generativo di nuova normalità sia per il singolo che l’ha avviato che per tutti coloro che interagiscono con lui e si diffonde con un tempo di implementazione breve, in virtù della condivisione che rapidamente si realizza.
La prima fase del processo di formazione è legata ai contesti applicativi, in particolare quelli in cui, per esigenze di cambiamenti significativi, è richiesto di costruire nuove prefigurazioni delle “persona” che viene portata a ricollocarsi nella nuova situazione, riconoscendola come positiva.
La seconda fase è dedicata al depotenziamento delle esperienze negative ed al recupero attraverso la speriment-azione delle nuove risorse acquisite per sollecitare nuovi desideri e rilanciare attività.
La terza fase chiede di recuperare e valorizzare le risorse interne ad ogni singola persona per affrontare la sfida proposta: coinvolge la persona nella sua interezza e diventa una riacquisizione di risorse utile a prefigurare una nuova possibilità operativa entro la quale sperimentare.
La quarta ed ultima fase è quella della verifica dei risultati della formazione/speriment-azione per valutare se, a livello personale, la possibilità “toccata con mano” è realmente positiva e determina un cambiamento accettabile, atto a superare le resistenze dell’agire quotidiano, generando flessibilità e crescita della persona e del gruppo.
La finalità della formazione per l’Azienda può diventare, con questo approccio, quella di produrre innovazione condivisa e supportata da “persone” che vedono ampliato il proprio ventaglio di scelte.
Ultimo aggiornamento: 22/01/13