In merito al progetto di riorganizzazione dell’emergenza urgenza

19/05/23

In merito agli articoli pubblicati dalla stampa locale sul progetto di riorganizzazione dell’emergenza urgenza, la Direzione dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia rassicura che sta lavorando per progettare un nuovo sistema, avendo come primo obiettivo la salute e la sicurezza dei cittadini, tenendo a riferimento l’efficienza del sistema nel senso dei tempi di intervento dei mezzi della rete 118, la competenza del personale (medici, infermieri, autisti e soccorritori), ma anche la nota carenza di professionisti del settore.

 

L’obiettivo prioritario è garantire l’arrivo dei mezzi di soccorso, nei tempi previsti dalle norme di legge e dai protocolli operativi, in tutto il territorio provinciale, indipendentemente dal luogo di partenza dei mezzi stessi. In Azienda sono presenti professionisti sanitari che lavorano da anni nella organizzazione della rete dell’emergenza ed è merito loro se oggi abbiamo ottimi risultati di efficienza e di efficacia del sistema 118 provinciale. 
 

Questi professionisti, che hanno e hanno sempre avuto a cuore la salute dei cittadini, garantiscono da anni un’organizzazione ottimale in termini di risultati di salute per i cittadini, soprattutto nella gestione delle cosiddette patologie tempo dipendenti (arresto cardiaco, infarto, ictus, grave trauma, insufficienza respiratoria acuta). Sono loro che stanno elaborando proposte innovative ed efficienti, partendo dai dati di attività di molti anni e dagli ottimi risultati ottenuti finora.

L’Azienda rassicura che tutti i cittadini della provincia hanno ora e avranno in futuro il migliore trattamento assistenziale proporzionato al loro bisogno, indipendentemente dal luogo di partenza dell’automedica. 
 

Il sistema, infatti, non prevede solo l’intervento delle automediche, ma è integrato con i mezzi di soccorso avanzato a leadership infermieristica, da anni operanti sul territorio con ottimi risultati di attività, l’elisoccorso attrezzato anche per il volo notturno e senza visibilità (in provincia sono autorizzate 33 piazzole di atterraggio, prevalentemente collocate nel comprensorio montano), nonché tantissime ambulanze messe a disposizione dalle associazioni di volontariato presenti sul territorio provinciale.

Il progetto, ancora in fase di elaborazione, sarà oggetto di discussione con tutti gli interlocutori istituzionali del territorio e verrà definito, nella sua versione finale, nell’ambito della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria.

 

L’ufficio stampa 

 


Ultimo aggiornamento: 22/05/23