In merito all'articolo "Bimba dimessa senza fare i raggi"

10/08/22

Alla redazione della Gazzetta di Reggio


La Direzione dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia intende fornire alcune informazioni in merito alla vicenda descritta nell’articolo pubblicato in data odierna, dal titolo “Bimba dimessa senza fare i raggi”.
La bambina è stata accettata in Pronto Soccorso a Guastalla il 29 luglio 2022 alle ore 21:50 e visitata alle 22.04 con l’attribuzione di un codice verde. E’ stata poi dimessa al domicilio, con diagnosi di verosimile trauma emicostato sinistro con la prescrizione di riposo, terapia antalgica e raccomandato controllo clinico del pediatra di libera scelta per il proseguimento delle cure e l’eventuale programmazione di ulteriori accertamenti secondo necessità. La scarsa espressività clinica traumatologica suggeriva l’astensione da un approfondimento diagnostico radiologico, da subordinare ad una vigile osservazione nel periodo successivo e da riservare al caso di persistenza o evoluzione della sintomatologia. Al riguardo occorre ricordare che un corpo di letteratura consistente sottolinea come non esista un livello sicuro di esposizione alle radiazioni ionizzanti. Il rischio per la salute derivante dall’esposizione è superiore nei bambini per una serie di fattori: in particolare, i tessuti e gli organi in via di sviluppo e maturazione durante l’accrescimento sono più radio-sensibili ed il rischio da radiazioni nei soggetti più giovani è maggiore, a causa della maggiore aspettativa di vita. Principalmente per questo l’atteggiamento del sanitario nei riguardi della prescrizione di indagini radiologiche nel bambino deve essere conservativo, riservandone l’esecuzione ai casi in cui la clinica lo giustifichi e ricorrendo all’osservazione (anche domiciliare) nei casi in cui ciò sia fattibile.
Da un punto di vista clinico, è stata quindi corretta sia la prima valutazione del Pronto Soccorso di Guastalla, cautelativa e di osservazione, sia quella del Pronto Soccorso di Reggio Emilia che, visto il perdurare del dolore dopo alcuni giorni, ha ritenuto necessaria una radiografia per fare diagnosi.
Per quanto riguarda invece le difficoltà nella prenotazione dei controlli successivi, disguido di cui ci scusiamo con la famiglia, si è trattato molto probabilmente di una incomprensione, per cui ci impegniamo fin d’ora a verificare ed eventualmente correggere il percorso.
                                                                                                                                                           

L’ufficio stampa
 


Ultimo aggiornamento: 10/08/22