Nota di risposta - Ricovero per frattura ossea in zona filtro ospedale Santa Maria Nuova

19/08/20

La signora N.C. 57enne accedeva al P.S. dell’Ospedale Santa Maria Nuova nel tardo pomeriggio del 14 u.s. a seguito di incidente stradale. Veniva sottoposta ai necessari accertamenti  diagnostici clinici e al tampone per la ricerca del virus Covid 19. In considerazione della presenza di frattura ossea, veniva disposto il ricovero presso il reparto di Ortopedia. Tenuto conto che il referto del tampone risultava “dubbio”, la paziente veniva collocata in una stanza singola situata all’interno della cosiddetta zona-filtro, settore destinato a ospitare i degenti per i quali non è possibile escludere l’avvenuto contagio virale.

Nella giornata successiva, 15 agosto, la paziente, veniva sottoposta al secondo tampone per la ricerca del Covid 19 (il cui esito negativo è arrivato in tarda serata). La signora, pienamente cosciente e deambulante (ma con obbligo di confinamento in stanza fino all’esito del tampone), optava per il rientro volontario al domicilio, in attesa di essere contattata per la comunicazione della data dell’intervento chirurgico di ricomposizione della frattura. Questa chiamata è stata fatta la mattina del 18 agosto, ma la paziente aveva già optato per la prosecuzione dell’iter terapeutico in un altro ospedale. 

Nel corso della degenza, alla paziente è stata prestata l’adeguata e necessaria assistenza medica e infermieristica, con le modalità consuete e compatibili con la condizione di isolamento nella quale si trovava. Era in grado e aveva la possibilità di chiedere supporto al personale in servizio, per qualunque necessità, attraverso l’utilizzo del campanello posto accanto alla testata del letto, presente senza eccezioni in tutte le stanze di degenza. 

Preme precisare, inoltre, che l’intervento non è stato eseguito nell’immediatezza in quanto non costituiva un’emergenza chirurgica e che sarebbe stato eseguito in tempi compatibili che non avrebbero compromesso in alcun modo l’evoluzione clinica e la guarigione. L’ordine con cui vengono eseguiti gli interventi in sala operatoria viene deciso sulla base della priorità clinica che tiene conto della gravità dei pazienti presi in carico e di precisi criteri derivati dalla letteratura scientifica e dalla pratica medica.

L’Ufficio Stampa 


Ultimo aggiornamento: 20/10/21