Ospedale di Guastalla: bilancio positivo per i primi due mesi di attività del settore di chirurgia ginecologica

07/12/21

È positivo il bilancio dei primi due mesi di attività di week surgery ginecologica dell’Ospedale Civile di Guastalla. Attivato nel mese di ottobre, il nuovo settore vede operare un’equipe integrata e multiprofessionale medica, infermieristica e ostetrica che assiste e tratta le pazienti affette da patologie ginecologiche che necessitano di intervento chirurgico.

A guidare l’organizzazione è il dott Matteo Crotti con la supervisione del dott Lorenzo Aguzzoli, direttore della Struttura di Ginecologia e Ostetricia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e, da ottobre, anche della Ginecologia dell’Ospedale di Guastalla.

Il settore conta 8 posti letto ed è organizzato per offrire periodi di degenza ordinaria e in regime di day hospital, dal lunedì al sabato (da qui il nome week surgery), accogliendo una media di 30 pazienti alla settimana. Ha trovato posto al 2° piano dell’Ala Sud dell’ospedale, di recente ristrutturazione e con elevato comfort logistico-alberghiero, e affianca il già esistente settore di day surgery (regime di ricovero giornaliero).

“Si tratta di un contributo significativo al potenziamento dell’attività ginecologica della sede guastallese e al ripristino dell’offerta di prestazioni a livello provinciale, forzatamente limitata dall’emergenza pandemica, sia nella gestione delle patologie ginecologiche benigne che nella diagnosi precoce di quelle maligne” commenta il dr. Crotti.

Elementi essenziali nel riavvio dell’attività di ginecologica, inoltre, sono stati la ripresa e l’ampliamento dell’attività chirurgica complessa e di quella ambulatoriale, con maggiore offerta di prestazioni in termini quantitativi e un approccio chirurgico con tecnica mininvasiva.

Visite e prestazioni consultoriali restano prenotabili ed effettuabili in ospedale e negli ambulatori territoriali Salute Donna, mentre le urgenze ostetriche e l’assistenza al travaglio-parto-puerperio sono svolte nei punti nascita provinciali di Reggio Emilia e Montecchio. 

Tecnica e vantaggi della chirurgia mini-invasiva e modello week surgery

L’approccio di degenza breve favorisce una rapida ripresa post operatoria e, in conseguenza, una dimissione precoce. I pilastri di questa filosofia sono l’approccio mini invasivo e il post operatorio “attivo”.

L’approccio mini invasivo tende a ridurre al minimo gli interventi a “pancia aperta”, privilegiando la via laparoscopica (con interventi che comportano tagli inferiori al centimetro di dimensione) o la via vaginale, con asportazione dell’utero e riparazione del prolasso senza incisione dell’addome. Grazie a queste tecniche viene ridotto il dolore post operatorio e garantita una più rapida ripresa delle funzioni e della mobilità, oltre che un miglior esito estetico.

Nel nuovo settore si sperimenta inoltre, il modello post operatorio cosiddetto “attivo”, il quale vede la paziente protagonista della propria convalescenza. Nel rispetto dei protocolli vigenti, si cerca di affiancarla in modo intensivo, per favorire la ripresa dell’autonomia nel più breve tempo possibile (alzarsi dal letto, urinare spontaneamente senza catetere vescicale, alimentarsi).

In questi primi mesi di attività è stato garantito il rientro al domicilio in tempi estremamente ridotti, con degenza media di una sola notte anche a fronte di interventi importanti, quali l’asportazione dell’utero.

L’Ufficio Stampa

 

L'èquipe medico-infermieristica-ostetrica

Equipe Ginecologia Ospedale Guastalla


Ultimo aggiornamento: 07/12/21