Riorganizzazione dell’emergenza-urgenza: gli esperti regionali hanno incontrato i professionisti sanitari dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia

21/09/23

La riorganizzazione della rete dell’emergenza-urgenza e dell’assistenza territoriale è pronta ai blocchi di partenza. Tra i primi protagonisti che la devono conoscere e condividere ci sono i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari che ogni giorno lavorano in questo ambito. Per questo motivo la Regione Emilia-Romagna ha organizzato un ciclo di incontri, da Piacenza a Rimini, per presentare il progetto di riordino, approfondirne ogni aspetto e soprattutto per dare il via al piano di ricaduta organizzativa in ogni territorio. Il 20 settembre è stata la volta dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia, all’Auditorium del CORE collegato a tutte le altre 5 sedi distrettuali/ospedaliere.  
Ad aprire l’incontro Luca Baldino, Direttore Generale Cura della Persona, Salute e Welfare della Regione Emilia-Romagna, i dirigenti della Regione Mattia Altini e Fabia Franchi (responsabili rispettivamente del settore ospedaliero e del settore territoriale) e il direttore generale dell’Azienda USL IRCCS, Cristina Marchesi.
Come ha sottolineato in apertura Luca Baldino "La riorganizzazione dell'emergenza-urgenza mira a separare i percorsi di quei pazienti che necessitano di un intervento tempo-dipendente da quelli che presentano invece un’esigenza a minor complessità, la quale può essere presa in carico dalla rete di cure primarie. Tale separazione dei percorsi può avvenire anzitutto grazie ad un territorio adeguatamente organizzato in grado di gestire l'utenza a bassa complessità.  
Obiettivo degli incontri sui diversi territori è quello di continuare a favorire un confronto diretto e continuo con i professionisti e di raccogliere le sollecitazioni per individuare azioni e aree di ulteriore miglioramento” 

Le 4 presentazioni aziendali hanno riguardato la storia e l’evoluzione del sistema dell’emergenza urgenza reggiano, la futura organizzazione dei CAU, Centri di assistenza per l’urgenza, la riorganizzazione dell’attività di continuità assistenziale e la riorganizzazione provinciale del sistema di emergenza urgenza. A presentarle, nell’ordine, Cristina Marchesi, Direttore Generale, Cinzia Gentile, Direttore Sanitario, Michele Pescetelli, Dirigente incaricato delle funzioni di responsabilità organizzativo-gestionale dell'Area Nord Dipartimento Cure Primarie e Nicola Macarone Palmieri, Direttore area sud montana Dipartimento di emergenza urgenza.
Ha partecipato una platea numerosa, che ha riunito medici di medicina generale, medici ospedalieri, referenti dei servizi sanitari sul territorio, operatori e tecnici delle professioni sanitarie, professionisti del Dipartimento Emergenza Urgenza. 
Il modello di riorganizzazione regionale prevede di dedicare il Pronto Soccorso ai casi più gravi creando un percorso ad hoc per quelli di minore complessità che saranno presi in carico da una rete diffusa di Centri Assistenza e Urgenza (CAU). Questi centri che garantiranno, 24 ore su 24, risposte ai bisogni a bassa complessità clinica e assistenziale, oltre alle équipe medico-infermieristiche, le Unità di continuità assistenziali (UCA), che opereranno a domicilio del paziente, insieme al potenziamento della telemedicina. 
La riorganizzazione del sistema ha l’obiettivo di offrire un servizio ulteriormente efficiente, di alta qualità, competenza e con una drastica riduzione dei tempi di attesa per ciascun bisogno”.
“Quello di oggi – aggiunge Cristina Marchesi – è stato un incontro aperto e partecipato tra tutti gli interlocutori in una proposta di rafforzamento del sistema territoriale che fa della condivisione il suo punto di forza. Al centro dell’operazione di riorganizzazione del settore di emergenza-urgenza, volta ad un ulteriore miglioramento dell’efficienza e della qualità del servizio, sono, tra gli altri, la semplificazione dell’accesso telefonico per i cittadini, l’accelerazione del percorso in termini di tempo e la distinzione tra casi di "emergenza", che così facendo beneficeranno di tempi ulteriormente ridotti, e casi di "urgenza", che potranno essere presi in carico da strutture apposite con più facile accessibilità e minore tempo d’attesa”.

 

L’ufficio Stampa

 

La platea
 


Ultimo aggiornamento: 21/09/23