Riprogrammazione graduale delle prestazioni programmabili e non urgenti

28/04/20

Nella giornata del 27 aprile scorso la Giunta della Regione Emilia-Romagna ha stabilito le linee guida di riferimento per la riprogrammazione graduale delle prestazioni programmabili e non urgenti sospese a causa dell’epidemia.

L’Azienda Usl IRCCS di Reggio Emilia, come le altre Aziende della regione, era già al lavoro per definire la progressiva ripresa dell’attività ordinaria, nel massimo rispetto della sicurezza di pazienti e operatori.

Non appena possibile, saranno progressivamente riattivati alcuni servizi. I cittadini non devono fare nulla: la riprogrammazione delle agende e delle prenotazioni sarà curata dagli operatori aziendali.

Per la ripresa delle attività sarà necessario mettere in atto tutte le misure che garantiscano ai cittadini l’accesso in sicurezza e consentano a tutto il personale sanitario di svolgere il loro lavoro nel rispetto delle misure preventive raccomandate.

Questo comporterà la necessità di garantire un congruo intervallo temporale tra un appuntamento e l’altro, dilazionando le tempistiche per ogni appuntamento, la disposizione delle sedute in sala d’attesa per assicurare la distanza di sicurezza, la regolamentazione degli accessi, privilegiando, quando possibile, le modalità assistenziali a distanza.

Entro il mese di maggio, l’Azienda, in collaborazione con il privato accreditato, avvierà un piano di recupero delle prenotazioni sospese a causa dell’emergenza sanitaria.

Per quanto riguarda i ricoveri programmati, nell’ambito delle liste di attesa, per singola disciplina devono essere identificati gli interventi “non procrastinabili” in relazione a:

  • classe di priorità (a partire dai pazienti già in lista per interventi di alta priorità, classe A, o quelli di classe B, per i quali sono già trascorsi i 60 giorni di attesa);
  • patologia (con priorità per i pazienti oncologici);
  • condizione clinica (pazienti in evoluzione negativa/aggravamento).

I casi dovranno comunque essere valutati in relazione allo specifico quadro clinico.

Relativamente alla ripresa dell’attività ambulatoriale e territoriale, il recupero dell’attività sospesa dovrà porre particolare riguardo alle prestazioni collegate alla presa in carico di pazienti con patologie croniche o malattie rare. Mentre sul fronte della chirurgia ambulatoriale, l’indicazione è ancora quella di posticipare tutti gli interventi programmati il cui esito a breve/medio termine non abbia sostanziale impatto sulla qualità della vita della persona.

Rimane sospesa la possibilità di accedere ai punti prelievo direttamente senza appuntamento, pertanto l’Azienda sta valutando l’opportunità di estendere l’orario di esecuzione dei prelievi fino alla tarda mattinata per meglio distribuire gli accessi programmati. Per il momento restano sospese le visite di medicina dello sport per l’idoneità sportiva agonistica, di cui si valuterà la ripresa sulla base delle future disposizioni nazionali riguardanti le attività sportive. 

 

Vaccinazioni per bambini e adulti

Per quanto riguarda le vaccinazioni per l’infanzia, dopo l’iniziale fase di limitazione delle vaccinazioni alle prime due dosi di esavalente (difterite, tetano, pertosse, polio, epatite B, emofilo a tre e cinque mesi) pneumococco, menigococco B, rotavirus e alla prima dose di MPRV a 15 mesi, la ripresa del calendario vaccinale procederà secondo il calendario vaccinale regionale, anche mediante la chiamata alle famiglie per tutte le vaccinazioni della prima infanzia e per il richiamo delle vaccinazioni a 5-6 anni.

Rispetto agli adulti, l’offerta vaccinale alle donne in gravidanza è stata garantita anche nella prima fase emergenziale; ora si stabilisce la graduale ripresa dell’attività vaccinale per i portatori di malattie croniche e l’effettuazione delle altre vaccinazioni indifferibili rivolte agli adulti.  

L’Azienda, impegnandosi a comunicare con tempestività ogni nuova attivazione, confida sulla comprensione dei cittadini, in questa fase di riprogrammazione delle attività specialistiche e chirurgiche, anche alla luce del fatto che le urgenze, così come le cure indifferibili ai pazienti non COVID sono sempre state garantite durante il periodo dell’emergenza. Saranno garantite le prestazioni urgenti, le urgenti indifferibili e quelle necessarie alla continuità di cura in pazienti cronici (tra cui oncologici, dializzati, Tao). Si tratterà quindi di una riprogrammazione graduale e progressiva che dovrà necessariamente essere svolta con modalità nuove per garantire assistenza e lavoro in sicurezza ai pazienti e agli operatori.

Ufficio stampa


Ultimo aggiornamento: 21/10/21