Sabato 2 ottobre alle 17.30 presentazione di un nuovo murales al Campus San Lazzaro

01/10/21

Sarà presentato domani, sabato 2 ottobre alle 17.30, al Campus San Lazzaro, I° Villetta, Via Amendola 2 a Reggio Emilia, il murales realizzato dall’artista Simone Ferrarini del Collettivo FX, nell’ambito di un laboratorio creativo, che ha coinvolto giovani cittadini e persone che soffrono di disagio psichico. L’evento, che rientra tra le iniziative della XVI Settimana della Salute Mentale, è frutto di un percorso dell’Area Lavoro Appartamenti Socialità del Dipartimento Salute Mentale- Dipendenze Patologiche dell’AUSL IRCCS di Reggio Emilia.

Dopo il lockdown, quando è stato possibile riaprire le porte dei laboratori e riprendere le attività in presenza, quando le persone hanno ripreso ad incontrarsi e a condividere i loro vissuti, tutti hanno percepito in modo chiaro quanto siano essenziali i contesti in cui si può sviluppare il supporto tra pari e il sostegno reciproco.

Il supporto tra pari è quello “stile” che consente alle persone di sentirsi tutte portatrici di risorse, è un modo di comunicare e stare insieme nel quale ogni persona viene valorizzata a partire dalla sua esperienza personale, e non per il suo ruolo, nel quale si abbattono le divisioni e si prefigurano scenari futuri improntati alla speranza ed alla ripresa.

Questo è il motivo per cui sono fondamentali collaborazioni e legami con soggetti terzi ed esterni al servizio, come le Associazioni Sentiero Facile, Sostegno e Zucchero, Reggio Emilia Città senza Barriere, Consorzio Oscar Romero, e tutte quelle realtà sul territorio che condividono l’idea che la partecipazione dei cittadini è importante nel determinare il benessere dei singoli e della comunità.

Il  murales è dunque il percorso che hanno fatto insieme persone diverse, dandosi un supporto vicendevole e riconoscendo a ciascuno l’unicità della sua collaborazione.

Durante il laboratorio i partecipanti si sono interrogati su come trasmettere, attraverso una immagine, una riflessione sul tema della salute mentale e il superamento dello stigma.

Il cuore del confronto si è focalizzato sul tema dell’aiuto, su come le persone possano ricevere e o dare aiuto.  

Riconoscendo che la fragilità appartiene ad ogni persona, si sono aperti interrogativi che riguardano tutti i cittadini: Quale aiuto? Chi aiuta è forte? Chi è aiutato è debole? Un aiuto mal posto può stigmatizzare una persona? Come stare liberamente in una relazione d’aiuto? Chi aiuta chi?

Da questi interrogativi è nato ed è stato approvato dai partecipanti al laboratorio, il bozzetto del murales che Simone Ferrarini ha poi realizzato sul muro fronte strada dell’ingresso del Campus San Lazzaro, dove si trova uno dei poli dei servizi di salute mentale di Reggio Emilia.

A distanza di più quarant’anni dalla realizzazione del murales ancora visibile nell’ingresso pedonale del San Lazzaro, che sottolineava la necessità di abbattere i muri, fisici e simbolici del manicomio, l’opera realizzata da Ferrarini si pone l’obiettivo di aprire un nuovo dialogo con la cittadinanza, da cui potranno emergere stimoli utili a costruire nuovi ponti di reciproca comprensione.

 

 L’ufficio stampa


Ultimo aggiornamento: 01/10/21