Sanità pubblica europea, prestigioso incarico per un dirigente dell’Ausl di Reggio Emilia

20/11/17

Il dottor Antonio Chiarenza, responsabile dello staff Ricerca e Innovazione dell’Azienda Usl è stato nominato componente dello Steering Committee for the European Public Health Association (EUPHA) Section on Migrant and Ethnic Minority Health (comitato scientifico per la salute dei migranti e delle minoranze etniche dell’associazione europea di Sanità pubblica). Il prestigioso incarico è stato assegnato durante “European Public Health Conference, EUPHA” (conferenza europea di Sanità pubblica) svoltasi a Stoccolma dall’ 1 al 4 novembre scorsi. Nell’ambito della stessa conferenza, l’Ausl di Reggio Emilia ha presentato quattro progetti di ricerca - tre comunicazioni orali e un poster, pubblicati sulla rivista scientifica European Journal of Public Health - i cui autori principali oltre a Chiarenza sono il direttore del Governo clinico Roberto Grilli e il dottor Pietro Ragni referente dell’Area rischio clinico.

Il comitato scientifico internazionale di Eupha Section on Migrant and Ethnic Minority Health è composto solo da otto persone in tutta Europa di alto livello ed esperienza, tra cui Chiarenza, già leader della Task Force on Migrants, Equity and Diversity della rete Health Promoting Hospitals (HPH) e coordinatore regionale della stessa rete. HPH è una rete nata nel 1993 per volontà dell'Organizzazione Mondiale della Sanità con lo scopo di orientare le istituzioni sanitarie attraverso l’integrazione dell’educazione e della promozione della salute, la prevenzione delle malattie e i servizi di riabilitazione. Questo ulteriore riconoscimento consente un collegamento più stretto dell’Azienda Usl con istituzioni internazionali di alto livello. Grazie a incarichi di questo tipo infatti, si crea una rete tra le diverse organizzazioni che si occupano di tematiche sanitarie a livello europeo. Il fine è quello di elaborare soluzioni e policy identificando strategie chiave per affrontare il tema dell’impatto della migrazione sui servizi sanitari e sulla salute stessa dei migranti. “La partecipazione a questa rete internazionale – spiega il dottor Chiarenza - ha come obiettivo l’implementazione dei servizi e delle politiche sanitarie e il miglioramento delle competenze degli operatori attraverso programmi formativi e il confronto con professionisti di altri Paesi”.

Con lo scopo di migliorare la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale e nello stesso tempo di non esporre i pazienti a rischi inutili, sono stati portati alla stessa conferenza due progetti sull’appropriatezza: uno sulla prescrizione degli antibiotici e l’altro sugli interventi diagnostico-terapeutici in ambito oncologico. In particolare per migliorare l’appropriatezza prescrittiva degli antibiotici, il direttore sanitario dell’Ausl Cristina Marchesi e il dottor Ragni hanno coinvolto in eventi formativi i medici di medicina generale, i medici di continuità assistenziale, i farmacisti di tutti i distretti e tramite iniziative mirate i pazienti. Gli altri due dei quattro lavori presentati - elaborati dallo stesso Chiarenza - fanno parte di un più ampio progetto di ricerca europeo. La porzione di questo predisposta dall’Azienda Usl ha lo scopo di condurre una revisione dello stato dell’arte sull’accesso alle cure sanitarie da parte di rifugiati, richiedenti asilo e altri migranti nei paesi dell’Unione Europea. Il lavoro individua una serie di barriere e di possibili soluzioni concrete per l’utilizzo dei servizi sanitari da parte delle popolazioni più vulnerabili e formula raccomandazioni in merito.

L’Ufficio Stampa


Ultimo aggiornamento: 28/10/21