Stimolazione cerebrale profonda su un malato di Parkinson: primo intervento eseguito a Reggio Emilia

15/11/23

Nei giorni scorsi è stato eseguito per la prima volta a Reggio Emilia un intervento di Stimolazione Cerebrale Profonda in un paziente con Malattia di Parkinson.
La tecnica, internazionalmente conosciuta come DBS, ovvero Deep Brain Stimulation, è stata eseguita all’Arcispedale Santa Maria Nuova da un’equipe multidisciplinare coordinata dal direttore del reparto di Neurologia Franco Valzania e composta, tra gli altri, dall’anestesista Francesca Cigarini e dal neurochirurgo Riccardo Stanzani.
L’intervento, eseguito per buona parte del tempo a paziente sveglio, consiste nell'impianto chirurgico di elettrocateteri in aree del cervello deputate al controllo dei movimenti. I nuclei della base, questo il loro nome, vengono connessi a un dispositivo medico in tutto simile a un pacemaker cardiaco che viene posizionato vicino alla clavicola (vedi figura). 
Il dispositivo, ricaricabile e programmabile dall’esterno, opera tramite impulsi elettrici inviati ai nuclei della base e blocca l’attività patologica responsabile dei sintomi disabilitanti tipici della Malattia di Parkinson: il tremore, la lentezza e la rigidità, i disturbi del cammino.
La DBS è una tecnica indicata in pazienti che abbiano sintomi resistenti alla terapia farmacologica, selezionati secondo un protocollo internazionale messo a punto da numerosi specialisti. Grazie alla DBS è possibile un miglioramento significativo della qualità di vita e dell’autonomia, con risultati soddisfacenti in oltre l’85% dei casi trattati.
In Italia la DBS è praticata da circa 20 centri di cui 3 in Emilia-Romagna. Con l’introduzione di questo trattamento il Centro Parkinson di Reggio Emilia si allinea ai migliori istituti di cura italiani.

 

L’Ufficio stampa

 


In alto la foto dell’équipe che ha eseguito l’intervento

La grafica del dispositivo di stimolazione collegato al cervello

 

 


Ultimo aggiornamento: 15/11/23