Cosa devo fare se sono in terapia per una autoimmune reumatica, polmonare, dermatologica, renale, oculare, gastrointestinale o epatica?

Le indicazioni seguenti sono per chi è affetto da una malattia reumatica o da una malattia immunomediata polmonare (pneumopatia infiltrativa diffusa), dermatologica (psoriasi),  renale (nefrite), oculare (uveite), gastro-intestinale (malattia infiammatoria cronica intestinale del tipo morbo di Crohn o rettocolite ulcerosa)o epatica (epatite e colangite).

Da quanto noto, non vi è alcun rischio aumentato di COVID-19 per coloro che assumono farmaci come azatioprina, methotrexato (Purinethol®), leflunomide (Arava®), idrossiclorochina (Plaquenil®), sulfasalazina (Salazopyrin®) e altri aminosalicilati come la mesalazina in varie formulazioni (Asacol®, Argonal®, Claversal®, Pentasa®, Pentacol® Mesavancol®). L'indicazione è quindi  di continuare l'assunzione di questi farmaci.

I pazienti che assumono steroidi (prednisone, prednisolone) o farmaci biologici/biosimilari tra cui certolizumab pegol (Cimzia ®), adalimumab (Hyrimoz ®, Imraldi ®, Amgevita ®), golimumab (Simponi ®), infliximab (Inflectra ®, Flixabi ®), etanercept (Enbrel®, Erelzi®) ustekinumab (Stelara ®), secukinumab (Cosentyx®), ixekizumab (Taltz ®), brodalumab (Kyntheum ®), guselkumab (Tremfya ® ), vedolizumab (Entyvio®) o cosiddette piccole molecole quali tofacitinib (Xeljanz®) e baricitinib  (Olumiant®)  hanno una ridotta resistenza alle infezioni virali. Ma anche lo scarso controllo della malattia autoimmune si associa ad una ridotta resistenza alle infezioni.

Pertanto, in assenza di sintomi di infezione, il consiglio è di continuare il trattamento in atto, se non diversamente consigliato dallo specialista. Vanno inoltre adottate le precauzioni comportamentali  suggerite nella sezione "Cosa posso fare per proteggermi?". Se, si dovessero manifestare sintomi di COVID-19, fare riferimento ai consigli della sezione "Cosa fare in caso di COVID-19".

Ultimo aggiornamento: 08/08/21