Covid 19 - Vaccinazioni per il personale scolastico

Saranno in distribuzione da domani mattina, 25 febbraio 2021, le dosi Astra Zeneca che i medici di medicina generale utilizzeranno per la vaccinazione del personale scolastico, residente o domiciliato in provincia con scelta del medico di medicina generale, che rientra tra i loro assistiti.

Questa vaccinazione è prevista dagli accordi nazionale e regionale recentemente siglati con le rappresentanze sindacali dei medici di medicina generale.

Il personale scolastico può quindi contattare il proprio medico per ricevere le informazioni e comunicare la propria intenzione a vaccinarsi.

Le somministrazioni potranno iniziare verso i primi giorni di marzo. Saranno i medici stessi a fornire ai propri assistiti la data e l’orario dell’appuntamento, in base alle richieste raccolte e alle dosi di vaccino disponibili.


Chi può vaccinarsi
Potrà vaccinarsi tutto il personale scolastico, cioè maestri, professori, educatori, operatori e collaboratori, assistiti dal servizio sanitario regionale e che lavorano nelle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private parificate, nei servizi educativi 0-3 anni e negli enti di formazione professionale dell’Emilia-Romagna che erogano i percorsi di  leFP.

Il personale scolastico dovrà compilare i seguenti moduli e presentarli al proprio medico:


Dove si prenota la vaccinazione
I cittadini che rientrano in questa fascia di popolazione potranno chiamare direttamente il proprio medico di base e nei giorni successivi, in base ai normali orari già forniti ai pazienti.

Il medico prenderà in carico la richiesta ed effettuerà la valutazione anamnestica, per rilevare l’eventuale presenza di patologie che sconsiglino la somministrazione del tipo di vaccino attualmente disponibile o situazioni in cui sia necessaria la somministrazione in ambiente protetto (ospedaliero). Fisserà poi l’appuntamento al proprio assistito secondo i tempi consentiti dalla disponibilità di vaccini.


Dove si effettua la vaccinazione
Dal proprio medico di famiglia. 

Parteciperanno alla campagna vaccinale tutti i medici, come previsto dagli accordi recentemente siglati. I medici vaccinatori dovranno certificare di avere eseguito o almeno iniziato il percorso vaccinale o di aver avuto il COVID negli ultimi sei mesi. L’adesione alla vaccinazione da parte dei medici di famiglia nella nostra provincia è stata molto alta con quasi il 91% dei medici  vaccinati.

Quale vaccino sarà somministrato
Sarà somministrato AstraZeneca. Fra i diversi vaccini resi disponibili allo stato attuale dalla struttura Commissariale nazionale, presenta caratteristiche tali da consentire un utilizzo anche nell’ambito della medicina generale. La somministrazione della seconda dose del vaccino AstraZeneca è prevista nel corso della dodicesima settimana e comunque a una distanza di almeno dieci settimane dalla prima dose.
 

Invitiamo tutti i cittadini a non prendere d’assalto le linee telefoniche dei medici che devono comunque continuare a garantire l’assistenza anche per tutte le altre patologie. Loro prenderanno in carico le richieste di vaccinazione, valutandole una per una in base ai criteri definiti per la somministrazione del vaccino Astra Zeneca, per poi fornire ai propri assistiti l’appuntamento, secondo le possibilità consentite in questo momento dalle disponibilità di dosi. La campagna continuerà, quindi è importante avere pazienza e assicurare ai propri medici la maggior collaborazione possibile. 


È un vaccino sicuro?

Il 29 gennaio è stato autorizzato dall'EMA e il 30 gennaio dall'AIFA. I vaccini vengono autorizzati solo dopo un'attenta valutazione del profilo di sicurezza in base agli studi effettuati nella fase di sperimentazione. In ogni caso il profilo di sicurezza verrà continuamente monitorato anche dopo l'autorizzazione.
Qui tutte le risposte alle domande frequenti sui vaccini anticovid: https://www.aifa.gov.it/web/guest/domande-e-risposte-su-vaccini-covid-19

Come funziona?
È un vaccino basato su "vettore adenovirale non-replicativo", destinato a prevenire la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nelle persone di età pari o superiore ai 18 anni. È progettato per preparare il sistema immunitario a identificare e contrastare il coronavirus (SARS-CoV-2) responsabile della malattia COVID-19. Dopo la somministrazione, l'adenovirus modificato e incapace di modificarsi si lega alla superficie delle cellule umane e penetra nel nucleo della cellula. Lì fornisce il codice genetico per produrre la proteina Spike del coronavirus. Le cellule immunitarie (cellule T) circolanti riconoscono lo stimolo della proteina Spike, inducono una risposta immunitaria cellulare e la produzione di anticorpi neutralizzanti il virus. Il sistema immunitario produce inoltre cellule dotate di memoria difensiva contro la proteina Spike del coronavirus, facilitando il riconoscimento e la risposta immunitaria rapida in caso di futura esposizione al coronavirus responsabile della COVID-19. La vaccinazione quindi introduce nelle cellule di chi si vaccina solo l'informazione genetica che serve per costruire copie della proteina Spike. L'adenovirus non è in grado di replicarsi e quindi non si può diffondere nell'organismo delle persone che hanno ricevuto la vaccinazione. Dopo la somministrazione l'informazione genetica viene degradata ed eliminata.


Tutte le informazioni su https://www.aifa.gov.it/domande-e-risposte-su-vaccini-vettore-virale

 


Ultimo aggiornamento: 16/03/21