Rientro in Italia degli assistenti familiari da: Paesi extra Schengen e da Romania e Bulgaria

Vista l’attuale situazione epidemiologica, gli assistenti familiari che rientrano al lavoro sul territorio nazionale provenienti da Romania, Bulgaria o altri Stati extra-SCHENGEN devono autodichiarare il proprio rientro al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di riferimento, utilizzando la piattaforma regionale online.

L'ingresso è consentito con:

  • esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti l’arrivo
  • in mancanza di tampone l'assistente familiare deve rimanere in isolamento fiduciario per 14 giorni.

Per un corretto isolamento è necessario disporre di una stanza a uso esclusivo con servizio igienico dedicato. In tale situazione l'assistente familiare potrà rimanere nell'abitazione della persona accudita, osservando tutte le regole di precauzione previste (mascherina, guanti, misurazione della temperatura, igiene della persona, sanificazione degli ambienti domestici). Se non è possibile fruire dei locali con le caratteristiche sopra descritte, l'Azienda USL di riferimento provvederà ad alloggiare l’assistente familiare presso le strutture alberghiere convenzionate.

Una volta compilato il modulo in breve tempo si verrà contattati dall’Ausl, che disporrà l'isolamento domiciliare fiduciario, la programmazione dei tamponi, verificherà l’idoneità alloggiativa per l’isolamento ed effettuerà  la sorveglianza sanitaria.

ATTENZIONE! In caso di insorgenza di sintomi riconducibili a COVID-19, resta fermo l’obbligo per chiunque di sottoporsi ad isolamento e segnalare tale situazione con tempestività all’Autorità sanitaria attraverso le modalità previste (contatto con il proprio Medico di Medicina generale, Pediatra di Libera Scelta, Medico di continuità assistenziale o, in casi gravi, chiamando il 118. Non recarsi direttamente in Pronto soccorso).

Per informazioni è possibile chiamare il numero 0522 338700 (vedi orari di apertura).


Ultimo aggiornamento: 10/11/21