Gloria Manzotti - Biotecnologa e Ricercatrice

 

Ruolo del metabolismo cellulare nell’insorgenza dei tumori anaplastici della tiroide

Team: Mila Gugnoni, Simonetta Piana, Davide Giordano

La maggior parte dei tumori della tiroide, sono definiti "ben differenziati" e sono lesioni a crescita lenta e con un'alta probabilità di guarigione grazie alle terapie disponibili.  Una piccola percentuale è invece rappresentata dai così detti tumori “anaplastici” che sono più aggressivi e resistenti alle cure e per questo, ad oggi, rappresentano un problema clinico irrisolto.


La letteratura scientifica concorda sul fatto che i tumori “anaplastici” hanno origine da lesioni "ben differenziate" attraverso un’evoluzione molecolare che permette loro di diventare più invasive e resistenti. Questa transizione è supportata da un processo molto complesso definito “transizione Epitelio-Mesenchimale”.
Negli ultimi anni, diversi nostri studi hanno avuto lo scopo di approfondire le conoscenze relative a questi processi molecolari e siamo così arrivati a identificare la regolazione del metabolismo cellulare come un fenomeno molto importante per sostenere la “transizione Epitelio-Mesenchimale”.


Lo scopo di questo progetto, dunque, è approfondire il ruolo che la riprogrammazione del metabolismo cellulare ha nella transizione di un tumore “ben differenziato” in uno “anaplastico”. In particolare, cercheremo di identificare quali sono i fattori di trascrizione che controllano queste modificazioni metaboliche. I fattori di trascrizione altro non sono che proteine in grado di decidere quali geni del genoma risultano attivi e quali spenti, definendo così il comportamento di ciascuna cellula. 
Identificare le caratteristiche molecolari che distinguono un tumore “ben differenziato” da uno “anaplastico” ci permetterà di capire quali sono le funzioni principali da cui dipende l’aggressività di questi ultimi, aprendo la strada a future ipotesi terapeutiche.

 

 

Ultimo aggiornamento: 07/04/25