Raccomandazioni del pediatra

Abbigliamento

Le regole più importanti sono praticità e comodità. Il bambino deve essere vestito il più semplicemente possibile, evitando indumenti troppo stretti che gli rendono difficili i movimenti o troppo pesanti che impediscono la dispersione di calore. Evitate il contatto della cute con tessuti di lana o sintetici preferendo le fibre naturali (cotone, lino, seta). Evitate l’uso di spille di sicurezza, catenine ed orecchini. 
Nei primi giorni vi occorreranno circa 4 cambi completi:

  • body di cotone o cotone felpato, in alternativa magliette intime
  • completino maglia/ghettine o tuta intera
  • un berrettino per mantenere calda la testa il primo giorno
  • una copertina

Ricordatevi che dopo il primo giorno di adattamento all’ambiente esterno, il piccolo avverte caldo e freddo come voi. Non copritelo troppo con panni pesanti, rischiate che si surriscaldi aumentando la temperatura corporea fino alla febbre. Inoltre l’eccesso di coperte nel sonno è un fattore di rischio per la SIDS (la cosiddetta “morte in culla”). Per sentire se la sua temperatura è adeguata mettete la vostra mano sul petto o alla base del collo del bimbo. Ricordatevi che nei neonati mani e piedi tendono normalmente ad essere freddi, ma questo non significa che dobbiate coprirlo di più. 

Il cambio e le cure igieniche 

Vi verrà mostrato come cambiare il pannolino al vostro bimbo. Non c’è nulla di difficile, ma anche le cose semplici fatte per la prima volta con un esserino così piccolo possono sembrare complicatissime. Le Infermiere vi mostreranno le posizioni e i “trucchi” necessari. Sciacquate il vostro bimbo con acqua e sapone neutro non aggressivo. 
Nei primi 2 -3 giorni di vita vengono evacuate feci nere e collose chiamate MECONIO, sono le feci accumulate in gravidanza.
Dopo i primi 2-3 giorni la produzione di feci e urine dipende invece dall’alimentazione del bambino. Se assume latte regolarmente troverete il pannolino bagnato di pipì più volte nella giornata oppure sporco di feci. Le feci inoltre cambieranno colore e consistenza, diverranno verdi marroncine e più liquide (feci di transizione) e infine giallo oro/ocra semiliquide e grumose: queste sono le normali feci da latte. Se questo avviene siate tranquilli che tutto sta procedendo per il meglio.
Le feci da latte sono tendenzialmente più irritanti del meconio, per cui se vedete arrossamenti sulla cute è consigliabile applicare una crema protettiva (meglio se all’ossido di zinco) nella zona perianale e alle pieghe inguinali ad ogni cambio. Attenzione a non applicarla all’interno delle grandi labbra o sul pene perché può provocare infiammazioni.
Nel pannolino potete trovare macchie arancioni rosate: si tratta generalmente di un deposito di cristalli di urato contenuti nelle urine concentrate. Non deve preoccuparvi perché è molto frequente durante il calo ponderale, alimentate frequentemente il piccolo al seno e gradualmente le urine diventeranno più diluite. 
Le bimbe possono avere nella prima settimana di vita qualche perdita di sangue dalla vagina: si tratta di una pseudo mestruazione o crisi genitale. E’ dovuta al calo brusco degli ormoni che la mamma trasmetteva attraverso la placenta. E’ un fenomeno naturale e normale che si esaurisce da solo nell’arco di pochi giorni. Nelle settimane e mesi successivi non deve più avvenire. Anche perdite abbondanti di muco chiaro dalla vagina sono frequenti e sono sempre legate alla presenza di ormoni materni.  

Cura del moncone ombelicale

La cura del moncone ombelicale è molto semplice: va mantenuto solo pulito e asciutto. Non è più necessario acquistare o applicare garze o bende. Tenetelo fuori dal pannolino (dove starebbe in un ambiente umido) a contatto direttamente con body o maglietta. La mummificazione (ossia il processo di essicamento) è un processo naturale e non necessita di disinfettanti, creme o altro se non su prescrizione del medico. Non abbiate paura, non fa male sia se si muove, sia quando si stacca. Una volta caduto, dopo 7-15 giorni dalla nascita, il fondo può apparire giallo/umido per alcuni giorni: mantenete la cicatrice asciutta fino a che non è completamente di cute come il vostro ombelico. A questo punto potete fare il bagno in immersione. 
Prima di questo momento il neonato va pulito con brevi docce, cercando di bagnare l'ombelico il meno possibile, o lavandolo con una spugna umida. Lavate e asciugate con attenzione anche le pieghe (collo, ascelle...) dove si accumulano le secrezioni.

Bagnetto

Non c’è nessuna controindicazione al bagno quotidiano del neonato, anzi è buona abitudine, poiché la cura della pelle incrementa il contatto fisico fra genitori e bambini, aiuta a scaricare le tensioni accumulate e ha un effetto sedativo per i dolori di pancia.
Ricordate pochi suggerimenti:

  • l’acqua deve essere calda ma non bollente (basta verificare la temperatura con un gomito in immersione)
  • la vaschetta non deve essere troppo grande in modo che il bimbo possa muoversi ma anche trovare un punto di contatto con le pareti, in questo modo si sentirà più stabile e sicuro e sarà più tranquillo
  • tenetelo in modo che si senta avvolto e sicuro, la sensazione di vuoto o perdita di equilibrio lo spaventerebbero facendolo piangere
  • durante gli spostamenti (fasciatoio-vasca-fasciatoio) è meglio avvolgerlo in un telino in modo che senta contenimento e calore
  • inizialmente la durata sarà contenuta per poi aumentare con il tempo e l’età del bambino secondo il suo e il vostro piacere.

Dopo il bagno, se il piccolo lo gradisce, specie se la pelle è secca, è possibile massaggiare tutto il corpo con crema o olio. Questo oltre ad idratare, stimola la relazione e il contatto, nutrimento fondamentale del bambino.

Il sonno

Il ritmo sonno veglia nei primi giorni è ancora molto irregolare e individuale, varia da bambino a bambino ed è legato ai ritmi fetali in gravidanza. E’ importante sapere che il neonato non è ancora in grado di regolarsi e di apprendere dei ritmi diversi per tutto il primo trimestre di vita. E’ necessario quindi in una prima fase che i genitori si adattino al bambino e ne rispettino i bisogni: essere contenuto, nutrito e coccolato.

Fatelo dormire a pancia in su

La posizione a pancia in su (supina) riduce sensibilmente il rischio di morte improvvisa del lattante.
Mettete a dormire il vostro bambino a pancia in su, con i piedi che toccano il fondo della culla/lettino (in modo che non scivoli sotto le coperte) senza coperte gonfie o pesanti, cuscini, pupazzi o oggetti nel letto che possano premere sul volto.
Mantenete la temperatura ambiente intorno ai 20°C e non copritelo troppo.
Non fumate, soprattutto negli ambienti in cui il piccolo soggiorna.
Facilitate il cambiamento di posizione del capo cambiando periodicamente l'orientamento del bambino nella culla/lettino: in questo modo al suo risveglio o prima dell’addormentarsi sarà facilitato a ruotare il capo sia verso dx che verso sin per orientarsi verso gli stimoli ambientali più significativi (i genitori, le luci, i rumori). Questo accorgimento impedirà al piccolo di tenere la testa sempre nella stessa posizione e di sviluppare plagiocefalia (la cosiddetta “testa piatta”)
 

Ultimo aggiornamento: 01/06/23