Sessualità in gravidanza

La gravidanza, come si è detto, è un’epoca di profonde modificazioni psicofisiologiche che richiedono un nuovo adattamento, e tali trasformazioni incidono anche sull’esperienza del-la sessualità. Seppur siano circoscritti i casi in cui il personale sanitario valuta non opportuna l’attività sessuale, le coppie possono trovarsi in difficoltà a vivere con lo stesso appagamento l’intimità in questo periodo.

I cambiamenti fisici sono certamente alla base di tali difficoltà, ma ad essi si aggiunge il vissuto personale e di coppia che include nuove percezioni di sé, nuovi interrogativi relativamente alla propria identità trasformata.
Ciò che accade di frequente è che l’attività sessuale possa generare paure e ansie quando il timore è quello di causare un danno al bambino. L’immagine corporea e il rapporto della donna con il proprio corpo cambiato possono generare benessere a appagamento, ma talvolta anche disagio e ansia, compreso il timore di non ritornare nelle proprie forme solite, sentirsi limitate nelle proprie attività, e di perdere il proprio potenziale attraente e seduttivo. Se nel primo trimestre hanno un ruolo importante anche i sintomi e la stanchezza inusuale, la novità della condizione che coinvolge pensieri e proiezioni verso il futuro, accade spesso che il secondo trimestre restituisca maggiore energia e sicurezza, e quindi la serenità consenta la ripresa dei rapporti sessuali.

Nel terzo trimestre l’avvicinarsi del parto e le sfide della genitorialità possono avere la prevalenza nei pensieri e negli investimenti emotivi, limitando nuovamente l’attività sessuale. Certamente la minor fluidità dei movimenti impegna la coppia in una ricerca di vicinanza e intimità che terrà conto delle esigenze della donna, esigenze che possono avere a che fare più con la tenerezza che non con il piacere sessuale in sé, ma risultare comunque appaganti e aprire le porte verso un modo nuovo di vivere l’intimità.
Anche il partner risente di questi cambiamenti, esterni, per quanto concerne la modifica del nido e i nuovi compiti della coppia, ma anche interni: assumere il ruolo di padre comporta un ripensamento di sé, delle proprie responsabilità e del futuro, di un diverso modo di vivere la coppia che necessiterà di adattamenti per accettare il nuovo.
 

Ultimo aggiornamento: 01/06/23