La nascita

La maggior parte delle donne inizia a sentire i movimenti del proprio bambino/a partire dal 4° mese. Questa attività solitamente si intensifica nei mesi successivi. Il tipo di movimento cambia man mano che ci si avvicina alla data del parto. Ogni giorno mettendosi  in ascolto del proprio corpo è possibile ed importante percepire la routine dei movimenti del proprio bambino/a. La valigia, con tutto l’occorrente per il ricovero ospedaliero, dovrebbe essere pronta entro la 37° settimana di gestazione: da questo momento in poi, infatti, la gravidanza è definita a termine. In molti casi, soprattutto al primo figlio, si può arrivare fino alla 42° settimana.

E’ importante ricordarsi di inserire in valigia la cartellina della gravidanza, esami, ecografie e documento d'identità.

Nelle ultime settimane possono comparire le prime contrazioni che si presentano ad intervalli irregolari e danno lieve fastidio e possono interrompersi spontaneamente.
Inoltre possono esserci abbondanti perdite di muco gelatinose (tappo mucoso) con qualche striatura di sangue che sono segno di modifiche naturali dell'utero e non  devono allarmare.
Con l'avvicinarsi del parto le contrazioni diventano sempre più dolorose e frequenti.
Finché si resta a casa può essere utile rilassarsi con una doccia tiepida, ascoltare musica, bere e mangiare.
Quando le contrazioni si susseguono regolari e dolorose ogni 3-5' si può pensare di recarsi al punto nascita ospedaliero o in caso di dubbi telefonare alla sala parto prescelta per la nascita.

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  Mamma io mi vesto così!

 

 

 

 

Se si rompono le membrane?

La rottura delle membrane provoca una fuoriuscita di liquido dai genitali. In genere, avviene durante il travaglio vero e proprio, quando cioè il collo dell’utero è dilatato. Può capitare, però, che le membrane si rompano prima di questo momento. Talvolta, la perdita viene scambiata con un’emissione involontaria di urina. Perciò conviene osservare il liquido: quello amniotico, rispetto alla pipì, ha un odore caratteristico e, in genere, è limpido. In tal caso bisogna prepararsi per andare in ospedale anche se non ci sono contrazioni: ma se il liquido dovesse essere tinto “verdastro” è necessario recarvisi in breve tempo.
Durante il travaglio, in ospedale,  l'ostetrica controlla periodicamente il benessere della mamma e del bambino e la corretta progressione.
Potranno essere applicate tecniche antalgiche o metodi naturali per aiutare la gestione del dolore e la progressione del travaglio che comunque ha una durata variabile.
Il travaglio si conclude con il periodo espulsivo. Quando la mamma ed il bambino saranno pronti, inizierà la fase delle spinte che verrà percepita inizialmente con una sensazione di premito che può variare da donna a donna.
L’ostetrica sarà presente anche in questa fase che può avere durata variabile e che porterà alla nascita del bambino.
Il secondamento avviene dopo la nascita del bambino ed è la fase finale del parto che prevede l’espulsione fisiologica o manuale della placenta e delle membrane ed è reso possibile dalle contrazioni uterine.
Nella fase di attesa del secondamento l’ostetrica controlla l’entità delle perdite ematiche.
 

Ultimo aggiornamento: 13/03/24