Migliorare la lavorazione delle cellule staminali emopoietiche destinate ai trapianti

Presentata la nuova apparecchiatura frutto della donazione di AMMI al Laboratorio di Criobiologia del Santa Maria Nuova

Reggio Emilia, 18 Aprile 2014

E’ l’unica tecnologia al mondo in grado di eseguire lavorazioni a circuito chiuso su cellule staminali garantendo standard elevatissimi di sicurezza per il paziente e tracciabilità delle procedure, dei materiali e degli operatori.
È questa l’apparecchiatura SEPAX 2 che, grazie alla donazione di AMMI (Associazione Mogli Medici Italiani sezione di Reggio Emilia), viene acquisita dal Laboratorio di Criobiologia della Struttura Complessa di Medicina Trasfusionale del Santa Maria Nuova.
Alla presentazione, avvenuta questa mattina nell’edificio Spallanzani, sono intervenuti il Direttore Sanitario dell’Ospedale di Reggio Emilia Giorgio Mazzi, la responsabile del Laboratorio di Criobiologia e Tipizzazione Tissutale Angela Mazzi, la Presidente AMMI Dott.ssa Angela Leone Sandonà insieme alla socie ed ai referenti della Ditta Omniamed distributrice della apparecchiatura per l’Italia.
La nuova apparecchiatura rivestirà un ruolo fondamentale nella lavorazione delle cellule staminali congelate destinate ai trapianti e favorirà l’ampliamento delle possibilità del loro utilizzo nella  medicina rigenerativa, ambito in rapida espansione.
“Con il SEPAX potremo ridurre il volume di stoccaggio anche per tempi lunghi delle cellule staminali emopoietiche e, una volta scongelate potremo utilizzarle nei trapianti senza avere l’urgenza di infonderle entro pochi minuti, come ora avviene” ha spiegato la dott.ssa Angela Mazzi “Il trattamento con questa apparecchiatura, infatti, ne consente la conservazione e reinfusione con maggiore agilità, senza che vengano alterate le performance del trapianto stesso”. Angela Mazzi ha concluso evidenziando un ulteriore vantaggio “La lavorazione sulle cellule staminali emopoietiche consentirà, inoltre, di rimuovere alcune componenti sempre presenti nella crioconservazione che comportano effetti collaterali per i pazienti trapiantati e che sinora hanno reso le procedure molto più complesse”. 
 
Sono in tutto 447 i trapianti di midollo su pazienti ematologici effettuati al Santa Maria Nuova tra il 1998 e il 2013, oltre l’80% dei quali autologhi, quindi con cellule prelevate dallo stesso paziente. Il trapianto è una terapia consigliata per una ristretta percentuale di pazienti, con prevalenza di soggetti affetti da mieloma multiplo o da linfoma, e facilita l’avvio di processi riparativi e rigenerativi che ripristinano le funzioni ematologiche ed immunologiche del sangue.
“Si tratta di una acquisizione che va incontro alla mission di forte investimento sul potenziamento tecnologico dell’IRCCS di Reggio Emilia” ha commentato il Direttore Sanitario Giorgio Mazzi e siamo particolarmente contenti che ci venga da una associazione come AMMI da sempre vicina al mondo della sanità”.
Nella nostra Regione il SEPAX è in dotazione ad una sola sede, la Banca Regionale del Sangue Cordonale  ERCB che ha sede al Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna.
La conservazione del sangue cordonale ha rappresentato una attività di impegno rilevante per il Servizio di Medicina Trasfusionale del Santa Maria Nuova, tra i promotori della iniziativa a livello regionale nello scorso decennio, rendendo Reggio Emilia la prima provincia nella quale veniva data a tutte le future mamme questa possibilità, in qualsiasi punto nascita provinciale, con livelli di adesione altissimi. Dal 2010 l’Assessorato Regionale alle Politiche per la Salute ha designato il centro bolognese l’unico riferimento, centralizzando la conservazione per l’intera Regione.
 
AMMI è stata, sin dall’inizio, tra i promotori a livello nazionale della conservazione del sangue cordonale a fini solidaristici ed ha sostenuto concretamente in questo ambito, a livello locale, l’impegno del Servizio di Medicina Trasfusionale contribuendo in passato al finanziamento di una borsa di studio per un biologo.
“Oggi, in una mutata prospettiva regionale e con l’inquadramento in IRCCS, AMMI è ancora al nostro fianco, supportandoci sul fronte tecnologico. Questo significa poter dare i nostri pazienti terapie migliori, più standardizzate, rendere più sicure le procedure per i pazienti e per gli operatori” ha concluso Giorgio Mazzi.
La donazione del SEPAX 2 da parte di AMMI è frutto della realizzazione della volontà della socia dottoressa Maria Pia Manenti, medico legale reggiano, scomparsa nel 2012 all’età di 92 anni. É stata grande l’emozione espressa dalla neo presidente AMMI sezione Reggio Emilia Angela Leone che ha commentato “Crediamo di avere realizzato in pieno l’auspicio della nostra socia, donna che ha rappresentato con il proprio esempio di umanità e amore per la cultura, oltre che per l’impegno professionale, lo spirito della associazione”.
 
L’Ufficio Stampa  
 

L’A.M.M.I.

AMMI, acronimo di Associazione Mogli Medici Italiani è no profit. Nata per offrire opportunità di condivisione di obiettivi sociali per donne non attivamente impegnate nel mondo del lavoro, ha saputo rinnovarsi negli anni, stimolata ed arricchita dalle nuove professionalità espresse dalle socie, coinvolgendo le donne medico e le nuove realtà familiari di convivenza.
L’ Associazione si propone finalità morali, sociali, culturali,assistenziali, solidali e previdenziali per la tutela della donna in genere ed in modo specifico della moglie del medico e dei familiari.
L’ Associazione è dotata di due strumenti informativi: “ Il giornale dell’AMMI “ e il sito web: www.ammi-italia.org.

Ultimo aggiornamento: 22/04/14