Risparmia tempo, guadagna vita: in caso di ictus la rapidità di trattamento è la condizione prioritaria per limitare i danni permanenti

Parte in provincia di Reggio Emilia la campagna EROI finanziata dalla Regione Emilia-Romagna e destinata anche ai bambini

Reggio Emilia, 8 Agosto 2014

L’importanza di attivare tempestivamente il Servizio 118 per accedere a percorsi agevolati in Ospedale: la Stroke Unit della Neurologia del Santa Maria Nuova è la protagonista delle iniziative in Città e provincia 

 
“Al manifestarsi dei primi sintomi dell'ictus chiama subito il 118”
. È il messaggio che in questi giorni sta arrivando per posta alle famiglie reggiane e che sarà ulteriormente rafforzato da due momenti informativi previsti lunedì 11 agosto a Castelnovo né Monti e domenica 7 settembre a Reggio Emilia.
La campagna di comunicazione, sviluppata nell'ambito dello studio "EROI" (Educazione e Ritardo di Ospedalizzazione Ictus) curato dalla Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, intende diffondere poche e semplici informazioni affinché adulti e bambini possano riconoscere immediatamente le caratteristiche di un ictus e chiedere aiuto al Servizio 118. Affidarsi al servizio di emergenza, infatti, significa garantire un quanto più rapido accesso del paziente al corretto percorso ospedaliero ed evitare improvvisazioni nell’assistenza o il trasporto in ospedale con mezzi propri.
Intorpidimento, perdita di forza degli arti, paralisi parziale, difficoltà di parlare e di comprendere, cefalea improvvisa ed intensa, vertigini, perdita di una parte del campo visivo, questi i sintomi più frequenti di un ictus in corso.
L’ictus ischemico rappresenta l’80% dei casi ed è dovuto ad un trombo oppure ad un embolo che va ad occludere uno dei vasi sanguigni. È possibile intervenire per la riapertura del vaso occluso con il trattamento fibrinolitico, l’unica terapia che può salvare la vita ed arrestare le devastanti conseguenze dell’ictus sul cervello e sul corpo, sino al completo recupero. La condizione è che venga somministrata entro poco più di quattro ore dall’esordio dei sintomi.
Nella nostra provincia, è attivo l’impegno della Stroke Unit, settore intensivo del Reparto di Neurologia del Santa Maria Nuova diretto dalla Dott.ssa Norina Marcello, che tratta circa 680 casi all’anno di ictus. Come sottolinea il Dott. Giovanni Malferrari, responsabile della Stroke Unit: “Nella nostra provincia soltanto il 6 % dei pazienti con ictus ischemico giunge in ospedale entro un intervallo di tempo inferiore alle quattro ore dall'esordio, si ritiene quindi che una campagna informativa mirata possa contribuire a migliorare questo scenario”.
Lunedì 11 Agosto dalle ore 9.00 alle ore 14.00 nella Piazza Martiri a Castelnovo né Monti sarà allestito un presidio presso il quale il dott Malferrari e parte della equipe medica e infermieristica della Stroke Unit farà attività informativa insieme ai colleghi dell’Ospedale locale.
Lo studio affronta uno dei più importanti problemi clinici del trattamento dei pazienti con ictus: l’intervello di tempo dall’ esordio dei sintomi all’arrivo in ospedale che si traduce in efficacia della terapia. Come nel caso dell'infarto miocardico, la chiamata al 118 rappresenta un requisito essenziale affinché il paziente possa avere accesso alle terapie più avanzate ed efficaci.
La campagna, che ha scelto una modalità espressiva di tipo fumettistico, intende raggiungere e  sensibilizzare anche i più piccoli che spesso si trovano a trascorrere del tempo con i componenti più anziani della famiglia e possono dare il loro contributo con la segnalazione di anomalie. 

L’Ufficio Stampa 


Allegato: depliant campagna  

 
Approfondimento: l'ictus cerebrale 
Le statistiche dicono che, nel mondo, la mortalità riconducibile ad ictus è superiore rispetto a quella determinata da AIDS, tubercolosi e malaria complessivamente considerate. Ne sono cause principali l’invecchiamento, la familiarità, lo stress e l’ambiente in cui si vive, cui si aggiungono le scorrette abitudini di vita (il fumo, il regime alimentare, l’assenza di moto).
L'ictus cerebrale è una patologia rilevante dal punto di vista epidemiologico con una frequenza destinata ad aumentare in ragione dell'invecchiamento della popolazione nei paesi industrializzati. In Italia l'incidenza dell'ictus è di 1,5-2,5 casi ogni 1.000 abitanti. Si tratta per l'80% di ictus ischemici e per il 20% ictus emorragici (dovuti alla rottura di un vaso per malformazione delle arterie (aneurismi) o livelli alti di pressione). L'incidenza raggiunge quota 8,7 ogni 1.000 abitanti nella fascia di età 65-84 anni. Al di sotto dei 45 anni l'ictus colpisce 10 soggetti ogni 100mila abitanti.
Nel 2013 nella provincia di Reggio Emilia i ricoveri dovuti a questa patologia sono stati circa 1600 tra nuovi eventi e recidive.
 I sintomi più frequenti dell'ictus sono:
  • difficoltà a parlare, a pronunciare o comprendere frasi semplici
  • mal di testa violento e improvviso, mai provato prima e senza cause apparenti
  • comparsa improvvisa di paralisi o debolezza e formicolio nello stesso lato del corpo (viso, braccio, gamba);
  • visione annebbiata o diminuita ad entrambi gli occhi e relativa alla metà del campo visivo
Il trattamento fibrinolitico, l’unica terapia che può salvare la vita ed arrestare le conseguenze dell’ictus sul cervello e sul corpo, sino al completo recupero, deve essere somministrata entro poco più quattro ore dal verificarsi dei sintomi. Per questo il messaggio fondamentale della campagna di informazione è l’invito ad agire presto in soccorso di chi è colpito, effettuando una chiamata al Servizio 118 e favorendo un ingresso rapido nella struttura ospedaliera più consona al trattamento. 
 

Ultimo aggiornamento: 11/08/14